Nell’elenco degli iscritti al 2021 degli energy manager, vediamo solo 15 nomine per il settore “87 – Servizi di assistenza sociale residenziale”. Eppure si potrebbe risparmiare molto in questo comparto. Non a caso una RSA che, pur non raggiungendo i 1000 tep/anno, ha ritenuto di nominare dal 2022 un Energy Manager ha visto il medesimo vincere il premio energy manager 2023 assegnato il 30 novembre dalla Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, FIRE, nel corso dell’evento Enermanagement.
Il premio è riferito a un racconto che riguarda la gestione energetica di una RSA gestita da Suore “l’istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri”, composto da nove sedi, a breve diventeranno dieci, con una capienza da circa 100 persona l’una. Per un totale di media di 631 assistiti e 89 suore su una superfice totale di circa 70mila metri quadri di strutture.
Filosofia di una RSA che guarda agli anziani e all’ambiente
Il mondo della RSA delle Piccole Sorelle dei Poveri è una risorsa sociale importante che accoglie gli ultimi e gli da un ambiente gradevole di vita e soprattutto una realtà di relazioni e interessi. “Non abbiamo una retta fissa ma un contributo minimo” spiega a Canale Energia Madre Chiara, Superiora provinciale per l’Italia. “Ospitiamo anziani che vengono da fasce svantaggiate. La più parte sono anziani soli. Lo facciamo seguendo le indicazioni della nostra fondatrice, Santa Jeanne Jugan, che ha rilevato un disagio negli anziani soli, che hanno bisogno di essere accolti e avere diritto a un qualità di vita che forse in tutta la loro esistenza non hanno avuto. Prendendoci cura di loro e del loro ambiente ci prendiamo cura anche dell’ambiente circostante. Per questo siamo attente a non sprecare e a limitare il nostro impatto ambientale. Vogliamo far si che non si opponga il benessere al risparmio energetico”.
Una struttura che risponde anche a una esigenza sociale di dialogo contro l’isolamento. “Da un lato è una condizione obbligatoria il vivere una struttura dove non si è isolati, ma il nostro scopo è proprio creare una famiglia, una rete di persone e di amicizie in un ambiente familiare. Offrendo anche attività come giardinaggio, attività di gestione, tutte azioni che li rendono attivi” conclude Suor Chiara.
I costi per singolo posto letto nella RSA
Da qui il passo alla realizzazione di un benchmark di riferimento unitario interno dove emergono, ad esempio, i consumi medi per l’acqua calda sanitaria e l’energia elettrica è stato quasi naturale, come racconta Gerbo. “In questo modo è stato anche possibile capire incidenza dei costi di gestione, nella fattispecie per singolo posto letto”.
Il monitoraggio ha consentito principalmente di:
- individuare tempestivamente e eliminare molte anomalie di fatturazione, “per cui ci siamo trovati 5 casi in cui abbiamo dovuto contestare delle spese folli”
- raggiungere, oltre che tariffazione ottimali ottenute anche grazie alle previsioni di consumo/spesa, risparmi (vs benchmark interni definiti con il monitoraggio stesso) con interventi gestionali mirati di riduzione consumi in ore notturne (es apparecchiature elettriche lasciate attive) e di sprechi (es gas per uso ACS lavaggio), anche attraverso sensibilizzazione agli utenti interni con protocollo, denominato Laudato SI, di buone pratiche
- di ottenere” senza impegni di risorse” un rimborso a fondo perduto tramite Invitalia di 50mila euro, per l’aiuto al terzo settore, per maggiori spese energetiche nel terzo trimestre 2022.
Insomma monitorare con competenza i propri consumi può davvero fare la differenza.
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