Nuovo traguardo per il termovalorizzatore di Brescia, che raggiungerà un’efficienza del 98%

Lo ha annunciato il Gruppo A2A, che ha investito anche in un innovativo sistema di abbattimento degli ossidi di azoto.

Il termovalorizzatore di Brescia, che gestisce ogni anno più di 700mila tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili, ha appena raggiunto un nuovo traguardo, grazie a un investimento di oltre 110 milioni di euro da parte del Gruppo A2A.

termovalorizzatore A2A di Brescia
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

Una tecnologia all’avanguardia, progettata per massimizzare il recupero di calore dai fumi di combustione, porterà il rendimento dell’impianto dall’84 al 98 per cento: questo assicurerà 164 GWh/anno di energia termica addizionale, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 12.500 famiglie. Un innovativo sistema di abbattimento degli ossidi di azoto consentirà inoltre di ridurre ulteriormente le emissioni.

Il 26 febbraio l’inaugurazione delle nuove soluzioni

L’annuncio è arrivato il 26 febbraio da Fulvio Roncari, presidente di A2A Ambiente, all’inaugurazione ufficiale delle nuove soluzioni. Roncari ha aggiunto che l’obiettivo futuro è quello di raggiungere un’efficienza del 100 per cento e che sarà lanciato anche un progetto chiamato Phoenix per recuperare sia le ceneri pesanti sia quelle leggere, legate alla depolverazione dei fumi.

Roncari A2A
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

La decarbonizzazione al 2050

Il professor Edoardo Croci, direttore del Sustainable Urban Regeneration Lab dell’Università Bocconi, ha poi spiegato come, nell’ottica di centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi al 2030, servirà una riduzione delle emissioni globali di gas serra compresa fra un minimo di 11-14 gigatonnellate di CO2 eq. (per mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi Celsius) e un massimo di 19-22 gigatonnellate (per mantenerlo al di sotto di 1,5 gradi Celsius).

Croci Bocconi
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

Il ruolo del settore dell’energia

“Possiamo affermare che la decarbonizzazione sia fortemente legata alla transizione energetica, visto l’impatto ambientale del settore dell’energia. Le istituzioni europee hanno fissato l’obiettivo di aumentare la quota di fonti rinnovabili nel mix energetico al 42,5 per cento entro il 2030 e di ridurre le emissioni del 55 per cento entro la fine del decennio, per poi arrivare alla neutralità climatica nel 2050”, ha detto Croci.

“Il 2050 è davvero ‘domani mattina’. A2A realizza infrastrutture per la transizione ecologica: gli investimenti iniziali sono elevati, ma portano a risultati tangibili. Dovremo cominciare a ragionare come penisola nella sua interezza e come comunità europea nel suo insieme: ognuno deve fare la propria parte, mettendo a disposizione le risorse di cui dispone”, ha commentato Renato Mazzoncini, amministratore delegato del Gruppo A2A.

Mazzoncini A2A
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

La valorizzazione energetica dei rifiuti

In Italia il 29 per cento dei rifiuti viene avviato a discarica, come ha ricordato il professor Croci, a fronte di un target europeo del 10 per cento da raggiungere entro il 2035. Il settore contribuisce con il 4,8 per cento alle emissioni totali, percentuale dovuta soprattutto alla gestione delle discariche.

“La valorizzazione energetica dei rifiuti è centrale nel contesto italiano”, ha rimarcato Croci, riportando uno studio TEHA secondo cui avremmo la possibilità di avviare a recupero energetico circa 10 milioni di tonnellate di scarti che genererebbero 7 TWh di energia elettrica e 3 TWh di energia termica.

termovalorizzatore di Brescia
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

L’Università Bocconi ha svolto una ricerca sui benefici sociali del teleriscaldamento, dimostrando come questo sistema rafforzerebbe l’efficienza e la sicurezza energetiche, ridurrebbe le emissioni di anidride carbonica e di inquinanti locali, e aumenterebbe il comfort e la qualità della vita dei cittadini.

Il modello della città di Brescia

“Per un Paese come l’Italia, che non ha grandi risorse a livello di materie prime, puntare sull’economia circolare diventa fondamentale. La nostra città ha sempre provato a guardare avanti e inseguire il futuro”, ha dichiarato Laura Castelletti, sindaca di Brescia, che ha partecipato all’evento insieme al presidente della Provincia, Emanuele Moraschini. “È importante lavorare sulla trasparenza e sul coinvolgimento degli stakeholder e della cittadinanza”.

Leggi anche: L’innovazione del termoutilizzatore di Brescia

Il 3 e il 10 marzo, non a caso, i cittadini potranno visitare gratuitamente l’area del termovalorizzatore. Le sue tre linee generano oltre il 70 per cento del calore distribuito dalla rete urbana di teleriscaldamento, consentendo il risparmio di circa 160mila tonnellate equivalenti di petrolio l’anno ed evitando l’emissione in atmosfera di 830mila tonnellate di CO2.

“Sono convinto che questo sia il modello giusto. Ci siamo scontrati per anni con dei pregiudizi, ma la Lombardia ci ha sempre creduto e siamo pronti a condividere le nostre best practice. Abbiamo inserito la parola ‘sostenibile’ nel nostro Piano regionale di sviluppo proprio per questo, e perché crediamo che la sostenibilità e la salute del nostro Pianeta siano temi che riguardino tutti, al di là dei partiti politici”, ha concluso Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.

Leggi anche: Termovalorizzazione, qual è il fabbisogno impiantistico secondo Utilitalia

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.