Acqua calda sanitaria con pompa di calore: funzionamento e vantaggi

L’acqua calda sanitaria è un elemento essenziale per garantire una vita confortevole tra le mura domestiche. Questa, infatti, permette a chiunque di potersi innanzitutto lavare con acqua tiepida o calda, tutto l’anno, senza dover soffrire il freddo, e impiegarla nel modo più opportuno per altre faccende domestiche.

Italia in classe a pompe di calore

Per essere considerata adeguata alle esigenze d’uso, l’acqua calda sanitaria deve raggiungere temperature tra i 45 e i 55 gradi. Al di sotto o al di sopra di queste temperature, l’acqua può essere considerata fredda o troppo calda, al punto da doverla miscelare con acqua fredda e causare un dispendio di energia.

Per poter ottenere acqua calda sanitaria, di solito viene installato un sistema di riscaldamento che prevede la raccolta di acqua dalla rete pubblica e il suo immagazzinamento in una cisterna adatta a riscaldarla (attraverso un sistema di resistenze elettriche o condensazione) per renderla disponibile al momento utile.

Oggigiorno è sempre più richiesta la moderna tecnologia a pompa di calore per ottenere acqua calda sanitaria. Questa, diffusa solo da pochi anni, consente di ottenere ottimi risultati sfruttando però le fonti di energia rinnovabile e abbattendo così, sia i costi che gli inquinanti rilasciati nell’aria.

Per comprendere a fondo i vantaggi di questa nuova tecnologia, però, è essenziale dedicare una certa attenzione anche al funzionamento delle pompe di calore per acqua calda sanitaria.

Vediamo più da vicino, allora, di cosa si tratta.

Come funziona la pompa di calore per acqua sanitaria

Le pompe di calore per acqua sanitaria sfruttano un determinato principio fisico che si basa sul passaggio di stato di un fluido presente al suo interno, da liquido a gassoso e viceversa.

Per effettuarlo, il fluido ha bisogno di assorbire energia dall’esterno e, successivamente, rilasciarla nell’ambiente.

La differenza, rispetto ai dispositivi tradizionali, risiede proprio nella sorgente d’energia. Questa, di fatto, almeno per buona parte viene ricavata dall’aria, dalle falde acquifere o direttamente dal suolo, in base alla fonte di energia disponibile in prossimità dell’abitazione.

Questo, però, non vuol dire che l’impianto che monta una pompa di calore per acqua sanitaria non assorba energia elettrica, ma lo fa certamente in quantità limitate.

Per funzionare, la polpa di calore, ha dunque bisogno al suo interno di un compressore, un condensatore è una valvola di laminazione, per regolare la temperatura finale.

Per poter individuare il sistema più performante è essenziale sapere che ogni dispositivo che monta una pompa di calore per acqua sanitaria si distingue in base al valore di COP – Coefficient Of Performance, che si riferisce al rapporto tra l’energia termica resa e l’energia elettrica assorbita. I modelli più performanti devono avere un valore tra il 3 e il 4, che suggerisce che per ogni kwh di energia, ne viene restituito tre o quattro volte tanto.

Perché scegliere una pompa di calore per acqua sanitaria

Da quanto descritto fino ad ora, va da sé che i benefici più evidenti siano legati prima di tutto a una maggiore sostenibilità ambientale, sia in termini di sfruttamento di energie non rinnovabili che di emissioni di gas serra.

Per questa ragione, negli ultimi anni, sono state fortemente incentivate anche con apposite agevolazioni fiscali. D’altra parte, l’impiego principiale di energia rinnovabile consente anche di abbattere i consumi e ridurre i costi delle utenze, così da ottenere risparmi evidenti.

Gli impianti che montano pompe di calore per acqua sanitaria, poi, di solito sono molto silenziosi, performanti e resistenti, se mantenuti adeguatamente.

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