Enel e Fratello Sole insieme contro la povertà energetica

Il protocollo d'intesa firmato da Enel e Fratello Sole rappresenta un passo importante nel contrasto alla povertà energetica in Italia.

  • Enel e Fratello Sole hanno siglato un protocollo d’intesa per affrontare insieme il fenomeno della povertà energetica.
  • È prevista una serie di iniziative congiunte, tra cui la raccolta di dati e l’organizzazione di corsi di formazione.

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Enel ha firmato un protocollo d’intesa con Fratello Sole, società consortile che fa parte dell’Alleanza contro la povertà energetica, con l’obiettivo di affrontare questo fenomeno. Insieme, sosterranno le famiglie che faticano a procurarsi un paniere minimo di beni e servizi energetici: riscaldamento, raffreddamento, gas, illuminazione.

Efficienza e sostenibilità per una distribuzione più equa dell’energia

“Con questo accordo vogliamo contribuire a contrastare la povertà energetica nel nostro Paese, insieme a chi giorno per giorno è a fianco dei più deboli”, ha dichiarato Nicola Lanzetta, direttore di Enel Italia. “L’adozione di modelli di generazione distribuita ed efficienza energetica più virtuosi e sostenibili consente di ottenere sia benefici economici sia vantaggi ambientali ed è al centro del nuovo paradigma di sviluppo e consumo che vogliamo diffondere con questo accordo”.

La povertà energetica interessa oltre 50 milioni di famiglie nell’Unione europea. Già nel 2021, prima della crisi geopolitica e del conseguente aumento del prezzi dell’energia, nove milioni di italiani erano a rischio. “Il protocollo d’intesa firmato oggi nasce da un percorso comune avviato nell’ambito dell’Alleanza contro la povertà energetica, un tema che rappresenta da tempo una delle grandi sfide a livello nazionale ed europeo, e che l’attuale fase storica ha, se possibile, reso ancora più drammatica”, ha sottolineato Fabio Gerosa, presidente di Fratello Sole.

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È prevista una serie di iniziative congiunte

Prima di tutto, verrà effettuata una mappatura della povertà energetica per capire quali aree del Paese hanno bisogno di maggiore attenzione. Si organizzeranno attività di formazione. Infine, si promuoverà la nascita di comunità energetiche rinnovabili che riuniscano le organizzazioni del terzo settore – parrocchie, associazioni religiose, cooperative sociali – e la diffusione della mobilità elettrica e condivisa.

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