Rinnovamento eolico, passaggio necessario per la crescita del settore. Anev: felici delle parole di Renzi

WindfarmSviluppo economico e occupazionale con 26.000 addetti e posizione consolidata nel panorama internazionale con 9000 MW installati. Si presenta così l’industria eolica italiana. Perché la crescita continui, però, occorre rinnovare gli impianti esistenti, rimuovendo le vecchie tecnologie per installare turbine più performanti. È quanto sottolineato dall’Associazione nazionale energia del vento (ANEV) che, sulle parole del Premier Matteo Renzi pronunciate ieri nell’intervento alla direzione PD, sottolinea la necessità di eliminare gli ostacoli normativi che rallentano questa crescita.

Non abbiamo grandi chance di mettere altre pale – ha spiegato il Premier – ma abbiamo la possibilità di cambiare quelle che ci sono oggi. Come gestire il rinnovo delle strutture eoliche sarà cruciale, possiamo creare una filiera produttiva”.

Secondo Anev tale sviluppo sarà possibile sia con le nuove installazioni, che consentiranno di raggiungere gli obiettivi al 2020 di 12,68 GW di installato, sia, come osservato dal Premier, attraverso interventi mirati di rinnovamento del parco eolico. E, con il giusto sostegno, il settore potrà giungere a quota 67.000 addetti al 2020: l’attesa riguarda il Decreto Ministeriale per la realizzazione di nuovi impianti che avrebbe dovuto essere emanato entro il dicembre 2014.

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