Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), in qualità di autorità nazionale per l’ippica, e il Consorzio Italiano Compostatori (Cic) hanno siglato un fondamentale protocollo d’intesa volto a rivoluzionare la gestione dei rifiuti prodotti dal settore equestre. L’accordo, formalizzato lo scorso 5 dicembre in occasione della Giornata Mondiale del Suolo, stabilisce una collaborazione strutturata e continuativa per sviluppare alternative sostenibili alla gestione delle deiezioni equine generate dalle attività ippiche.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio che mira a riconoscere il suolo come un’infrastruttura verde essenziale per la resilienza urbana e il benessere delle comunità, come emerso durante l’evento organizzato dal Cic, Dalla terra alla Terra. Suoli sani per città sane.
Ippica, dettagli tecnici del protocollo
Per tradurre in azioni concrete gli obiettivi stabiliti, il protocollo prevede l’istituzione di un Comitato di coordinamento composto da incaricati sia del Masaf che del Cic.
Gli obiettivi principali dell’intesa sono:
- migliorare la sostenibilità ambientale di ippodromi, maneggi, impianti e eventi equestri
- favorire l’uso di ammendanti ottenuti dal riciclo di rifiuti organici, in sostituzione di materiali critici come la torba
- sviluppare e sostenere pratiche virtuose per la gestione e la valorizzazione delle deiezioni, in particolare attraverso processi che permettano la produzione di biogas e fertilizzanti organici.
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Accordo Masaf-Cic: trasformazione da rifiuto a risorsa
Il protocollo è stato accolto con grande entusiasmo dalle parti coinvolte, che ne sottolineano l’importanza strategica.
Gianpaolo Vallardi, presidente del Cic, ha commentato alla firma dell’accordo: “Oggi abbiamo tutti un occhio di riguardo nei confronti del suolo, risorsa importantissima per noi e per le future generazioni. Lavoriamo nella stessa direzione del Ministero dell’Agricoltura per fare sinergia su tutto il territorio nazionale per risolvere una questione fondamentale per gli ippodromi, andando a creare nuove opportunità di vantaggio per il suolo”.
Il presidente Vallardi ha inoltre aggiunto che, attraverso specifiche intese con ippodromi, centri di allenamento e altri ambiti ippici, il Cic mira a gestire correttamente le deiezioni, trasformandole da criticità a risorsa.
Anche il senatore Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario al Masaf, ha evidenziato la coerenza dell’accordo con i principi dell’economia circolare. Il sottosegretario La Pietra ha dichiarato di sposare appieno il messaggio che una maggiore attenzione all’utilizzo e alla rigenerazione del suolo, sia urbano che agricolo, si traduce in un maggiore rispetto per la comunità. Ha definito il protocollo un “contributo, come ministero, ad una economia circolare sempre più rispettosa dell’ambiente”.
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La Giornata Mondiale del Suolo e il ruolo dell’infrastruttura verde
L’evento organizzato dal Cic è stato l’occasione per affrontare il tema sul ruolo decisivo del suolo per la resilienza urbana e il benessere delle comunità. Massimo Centemero, direttore del Cic, ha ribadito l’urgenza di un cambio di paradigma: il suolo urbano “deve essere riconosciuto come una vera infrastruttura verde, capace di generare benefici ambientali, climatici e sociali”.
È emerso come la tutela del suolo debba diventare un pilastro delle politiche pubbliche. Per fare ciò, è necessario non considerare il suolo solo come un supporto fisico, ma gestirlo come un organismo vivo che svolge funzioni essenziali per la sicurezza idrogeologica, la biodiversità, l’adattamento climatico e il benessere.
Tra le soluzioni proposte dal Consorzio per la rigenerazione del suolo urbano spicca la pratica dell’urban carbon farming, un’innovativa declinazione delle pratiche agronomiche (carbon farming) volte al sequestro di carbonio nel suolo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
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