Cresce ancora la domanda di petrolio

A sostenerla petrolchimico e aviazione. Diminuiranno gli altri trasporti. I dati IEA

scorte di petrolio greggio

Il rapporto di mercato a medio termine Oil 2023 a cura dell’International Energy Agency segnala come sulla base delle attuali politiche governative e le tendenze del mercato, la domanda globale di petrolio aumenterà del 6% tra il 2022 e il 2028 per raggiungere 105,7 milioni di barili al giorno (mb/d).

A sostenerla il settore petrolchimico e dell’aviazione. Nonostante ciò la crescita della domanda annua dovrebbe ridursi da 2,4 mb/giorno di quest’anno a soli 0,4 mb/giorno nel 2028, mettendo in vista un picco della domanda. A scendere dal 2026 l’uso del petrolio per i carburanti da trasporto.

“Il passaggio a un’economia pulita dell’energia sta prendendo il passo, con un picco della domanda globale di petrolio in vista prima della fine di questo decennio, come veicoli elettrici, l’efficienza energetica e altre tecnologie anticipo”, dichiara in una nota il direttore esecutivo IEA Fatih Birol. I produttori di petrolio devono prestare molta attenzione al ritmo del cambiamento e calibrare le loro decisioni di investimento per garantire una transizione ordinata.”

Secondo il nuovo rapporto, le molteplici tensioni sui mercati sembrano destinate ad attenuarsi negli anni successivi.

Crescono gli investimenti globali nell’estrazione del petrolio

Gli investimenti globali a monte nell’esplorazione, estrazione e produzione di petrolio e gas stanno per raggiungere i livelli più alti dal 2015, crescendo dell’11% anno su anno a 528 miliardi di dollari nel 2023. Nel report si evince che “supera la quantità che sarebbe necessaria in un mondo che va sulla buona strada per zero emissioni nette”.

Il ruolo della Cina

La Cina è stata l’ultima grande economia che ha revocato le rigorose restrizioni Covid-19 alla fine del 2022. Questa azione ha portato a un rimbalzo della domanda di petrolio post-pandemia nella prima metà del 2023. Ma la crescita della domanda in Cina dovrebbe rallentare notevolmente a partire dal 2024. Tuttavia, la crescita della domanda petrolchimica e la forte crescita dei consumi nelle economie emergenti e in via di sviluppo compenseranno ampiamente la contrazione delle economie avanzate.

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