Il D.Lgs. 48/2020 apre la strada alla diffusione più capillare delle colonnine per la ricarica di mezzi elettrici negli edifici. Di recente, infatti, l’Italia ha provveduto al recepimento della direttiva europea 2018/844 sulla prestazione energetica degli edifici, a modifica della 2010/31/UE sulla prestazione nell’edilizia e della 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Con il D.Lgs. 48/2020 Ha così introdotto alcuni concetti, prima poco evidenziati, e requisiti che modificano il D.Lgs. 192 del 2005, importante e talvolta controverso documento di riesame dei requisiti di prestazione energetica.

Con D.Lgs. 48/2020 spinta a colonnine di ricarica

Come è uso, il legislatore pone dei livelli di immediata attuazione e delle previsioni che si traducono in predisposizioni o in attuazioni normative future. Le prescrizioni in favore della diffusione di tecnologie per la ricarica dei veicoli elettrici presso gli edifici hanno certamente rilevanza innovativa.

  • È imposta la dotazione di “punti di ricarica”, cioè interfacce in grado di caricare un veicolo elettrico o sostituire la batteria di un veicolo elettrico, come requisito immediato agli edifici non residenziali nuovi e a quelli oggetto di ristrutturazione importante, definita nel decreto dei Requisiti minimi. Per ciascun caso è individuata la modalità specifica di applicazione;
  • È previsto l’allineamento a prescrizioni analoghe per tutti gli edifici non residenziali entro il 2025;
  • È imposta la predisposizione di cavidotti per cablaggi elettrici futuri.

Negli edifici particolare interesse ai costi

Un passaggio inconsueto riguarda l’interesse verso il costo dell’operazione. Nel D.Lgs. 48/2020 è prevista l’esclusione dall’adempimento quando il rapporto costo ricariche/costo totale scende al di sotto di un certo valore.

Inoltre, rimanda a decreti attuativi del ministero dello Sviluppo economico di concerto con gli altri ministeri competenti per definire le modalità attuative del rispetto dei requisiti, in relazione al rapporto costi/benefici.

Infine, tiene conto delle caratteristiche tecniche dei punti di ricarica, della raccolta dei dati per gli edifici accessibili al pubblico e della promozione della mobilità dolce.

Mobilità elettrica ed efficienza energetica

Si può in conclusione affermare che, sotto l’aspetto legato alle infrastrutture di ricarica, il dispositivo si manifesta come un bagliore sulla scena accomodata della prestazione energetica degli edifici.

Si configura, sulla scia del D.Lgs. 257 che disciplina in senso più ampio le infrastrutture per i combustibili alternativi, come semplice “apripista” in favore della diffusione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e definizione degli obblighi di integrazione negli edifici.

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Libero professionista in possesso di plurime certificazioni delle competenze in ambito italiano (Ege, Esperto in energetica) ed europeo (Energy auditor, Training provider, etc.), riveste il ruolo di Energy manager per PA, imprese a forte consumo energetico e società di servizi energetici in tutta Italia. Componente di tavoli tecnici permanenti e membro di Comitati tecnici di Certificazione presso Organismo internazionale di certificazione per Ege, AE, Lead Auditors ed Energy Management Systems ISO50001.