Proteggere le risorse del mondo come un tesoro unico senza rinunciare all’innovazione tecnologica. Questa una delle sfide principali dell’economia circolare e non solo. “Il risparmio energetico è uno dei driver economici principali” spiega a Canale Energia il ceo di De Nora, Paolo Dellachà, “ad esempio nel produrre cloro e soda caustica, che sono alla base di migliaia dii prodotti dei nostri clienti, il costo dell’energia elettrica può incidere fino al 50% sul prodotto finito”.

Il recupero dell’acqua nei processi industriali

Un elemento che fa dell’efficienza energetica un asset di successo. Ma anche il recupero di materie prime può raggiungere obiettivi importanti anche e soprattutto per realtà industriali consolidate. Ad esempio la stessa De Nora ha messo a punto una serie di tecnologie in grado di ripulire le acque dei processi industriali, la cosiddetta “produced water”, in modo da separare alcune sostanze e riutilizzare l’acqua trattata nel ciclo produttivo. In questo modo “si possono riacquisire dei prodotti chimici da soluzioni che erano considerate rifiuti”.

L’economia circolare entra negli storage di energia

Insomma ripensare i processi aziendali in ottica di economia circolare è già attuabile in diversi settori come ci evidenzia il Ceo di De Nora sia per i processi complessi che nella costruzione di microcomponenti, “La nostra esperienza segue tecnologie innovative come lo stoccaggio energetico, di cui forniamo gli elettrodi per produrre il rame che viene utilizzato all’interno delle batterie al litio ed altre componenti per l’industria elettronica. Anche in questo caso si possono recuperare gran parte delle componenti”. Un processo che segue gli storage più tradizionali come il litio ma che è attuabile anche nelle fuell cell a idrogeno o nelle innovative batterie “redox flow”. La stessa “water electrolysis” si basa su un processo circolare in cui si scompone la molecola dell’acqua per ricavare idrogeno e ossigeno.

La logistica al centro delle scelte industriali

Un esempio quello dei componenti chimici prodotti e valorizzati dall’azienda, corporate dal cuore italiano, che si è ampliata anche alla scelta della logistica per lo stabilimento in Ohio, “abbiamo valutato le diverse distanze dei nostri dipendenti per scegliere un terreno su cui costruire la nuova fabbrica. Una scelta di attenzione alle risorse umane e all’ambiente riducendo il più possibile le distanze percorse da tutti i dipendenti” conclude Dellachà.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.