Deposito cauzionale dei rifiuti un sistema per migliorare il recupero degli imballaggi

È stato presentato il 15 giugno a Milano il rapporto esecutivo dello studio “Sistema di deposito cauzionale: quali vantaggi per l’Italia e il riciclo”prodotto dalla società di consulenza Eunomia per l’Associazione Comuni Virtuosi e la campagna “A Buon Rendere” che analizza costi e benefici dell’introduzione di un DRS per contenitori per bevande nel nostro paese. Lo studio mostra come il DRS ci consentirà di raggiungere gli obiettivi vincolanti della direttiva SUP garantendo piena circolarità ai contenitori in PET per bevande facendo

Risparmiare ogni anno oltre 100 milioni di euro di Plastic Tax europea e ridurre drasticamente il littering.  Secondo uno studio condotto dalla società di consulenza Eunomia per l’Associazione Comuni Virtuosi e la campagna nazionale “A Buon Rendere”  è possibile.

A fare da chiave di volta l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale per contenitori per bevande nel nostro Paese.

Secondo i risultati dello studio,presentato il 15 di giugno a Milano, “l’introduzione di un DRS in Italia migliorerebbe significativamente la raccolta ed il riciclo dei contenitori per bevande in plastica con un aumento del tasso di raccolta dei contenitori per bevande in PET di almeno 21,9 punti percentuali ed un aumento del loro tasso di riciclo di almeno 32,9 punti percentuali (tabella 1)”.

DRS Italia Costi Effettivi

In vista dei prossimi target di recupero degli imballaggi sui cui l’UE sta lavorando nella proposta del Regolamento UE su Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio, questo sistema di raccolta Secondo il rapporto potrebbe contribuire sopratutto erp abbattere il littering e migliorare il riciclo del vetro.

Difatti il tasso di raccolta e di riciclo del vetro dovrebbe aumentare di 15,2 punti percentuali e mentre la riduzione del littering di 18,9 punti percentuali, portando anche il vetro ad un tasso di riciclo ben superiore al 90%. Mentre l’alluminio che ha già un tasso di riciclo superiore al 90%, secondo quanto dichiarato dal CiAL avrebbe solo dei miglioramenti marginali.

“La forte opposizione al sistema cauzionale, che si registra solamente in Italia, si basa prevalentemente su argomentazioni di carattere economico, ovvero sugli investimenti necessari per implementare il nuovo sistema a fronte di benefici addizionali, rispetto al modello attuale, ritenuti poco rilevanti. Lo studio che presentiamo mostra una realtà ben diversa” spiega in una nota Silvia Ricci Coordinamento Campagna “A Buon Rendere. “Evidenzia inoltre le ricadute positive sulla riduzione dei costi complessivi del sistema dal punto di vista dei Comuni, con riferimento sia alla raccolta indifferenziata che alle raccolte differenziate e al fenomeno del littering. Non va infatti dimenticato che i costi dovuti dallo spreco di sette miliardi di contenitori che ogni anno non raggiungono gli impianti di riciclo, finendo in discariche e inceneritori o dispersi nell’ambiente”.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.