Europa al bivio digitale: accelerare la competitività per la sovranità

Un quadro per l'innovazione

L’Unione Europea si trova a un punto cruciale del suo percorso digitale. La notizia di maggiore rilievo emersa dal recente Consiglio dei Ministri è l’adozione delle Conclusioni sulla competitività europea nel decennio digitale. Questo documento strategico, strutturato attorno a cinque messaggi chiave, riafferma con forza che stimolare la competitività globale dell’UE, salvaguardando al contempo i diritti fondamentali e i valori europei, è un obiettivo strategico imprescindibile.

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L’Europa vede nella digitalizzazione, nei dati e nell’IA i motori principali per l’innovazione, la produttività e la crescita sostenibile. Tuttavia, i Ministri hanno espresso preoccupazione, notando che l’UE non è attualmente sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi del decennio digitale per il 2030. Questa constatazione impone l’urgenza di accelerare l’azione a tutti i livelli. È fondamentale potenziare le competenze e i talenti digitali e costruire la capacità di sviluppare, gestire, proteggere e comprendere le nuove tecnologie, rafforzando così la sovranità digitale in modo coerente, efficace e aperto.

Competitività digitale come bussola strategica

Le Conclusioni hanno accolto con favore le proposte della Commissione in arrivo, come la legge sullo sviluppo del cloud e dell’IA, per migliorare l’accesso alle capacità di calcolo e di cloud. Infine, è stato richiesto alla stessa Commissione di valutare l’adeguatezza degli attuali obiettivi del decennio digitale e, se necessario, proporre aggiornamenti realistici e basati sulla neutralità tecnologica.

Un altro tema centrale dell’agenda ministeriale è stato lo scambio di opinioni sulla semplificazione e digitalizzazione. I Ministri hanno sottolineato che un quadro normativo semplice, chiaro e prevedibile è essenziale per catalizzare l’innovazione e la concorrenza. La semplificazione nel campo digitale deve concentrarsi sulla riduzione degli oneri normativi per le imprese, in particolare le Pmi e le startup, e per le pubbliche autorità.

L’obiettivo è snellire l’attuazione della legislazione vigente senza compromettere le tutele essenziali, come la privacy dei dati e il rispetto dei diritti fondamentali. La proposta del pacchetto digitale, incluso l’omnibus digitale, è stata accolta con favore come uno strumento chiave per armonizzare il quadro giuridico e tagliare i costi amministrativi. È stato chiaramente indicato che la semplificazione non deve sfociare in una deregolamentazione, ma piuttosto garantire certezza giuridica, evitare la frammentazione normativa e affrontare la duplicazione non necessaria nella rendicontazione, assicurando un panorama normativo più prevedibile e coerente.

Applicazione del Dsa: garanzia di sicurezza nel Mercato Unico

I Ministri hanno dedicato una parte significativa della discussione all’applicazione del Digital Services Act (Dsa) sulle piattaforme online e l’e-commerce. La rapida crescita delle piattaforme ha ridefinito il Mercato Unico, ma ha anche portato nuove sfide. Recenti scoperte da parte delle autorità di diversi Stati membri (come la disponibilità di materiale pedopornografico, armi di categoria A o farmaci soggetti a prescrizione su alcune piattaforme) hanno messo in luce che l’applicazione degli obblighi del Dsa, in particolare per le piattaforme online molto grandi, rimane insufficientemente efficace.

Dato il carattere transfrontaliero dell’e-commerce e la rapida diffusione di contenuti illegali e prodotti non sicuri, è stata sottolineata l’importanza di una risposta coordinata a livello UE. I Ministri hanno insistito sulla necessità di garantire che tutti i mercati online rispettino pienamente le norme UE, soprattutto in materia di sicurezza dei prodotti, protezione dei consumatori e vendita di merci illecite. Sebbene il Dsa sia considerato una solida base normativa, si richiede una piena attuazione delle regole esistenti.

È cruciale un rafforzamento della coordinazione tra le autorità e della collaborazione tra gli Stati membri. L’applicazione deve essere coerente, basata sul rischio e mirare a proteggere i consumatori e garantire condizioni di parità, con un appello a meccanismi di applicazione più robusti.

La cyber-resilienza come fattore di competitività

Infine, i Ministri hanno discusso di come integrare la sicurezza informatica nella trasformazione digitale in corso. Questa integrazione è vista come un elemento essenziale per sostenere la competitività dell’Unione e per costruire una resilienza più ampia contro gli attacchi informatici e l’impatto che essi hanno sulla vita quotidiana dei cittadini.

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