Migliora la qualità dell’aria nel comune di Ferrara, merito del progetto europeo Air-Break

Un monitoraggio costante della qualità dell’aria secondo parametri innovativi permette di capire come e dove si inquina di più e migliorare la qualità dell’aria della città. E’ questo il successo dell’Air-Break Index che nella città di Ferrara ha supportato il passaggio da “accettabile” a “buono” in due anni.

Oggi il Comune dispone di 11 milioni di nuovi dati sulla qualità dell’aria e sulle abitudini di spostamento dei propri cittadini. Un data base importante per strutturare l’elaborazione delle future politiche pubbliche.

inquinamento indoor aria Air-Break
Foto di Enrique da Pixabay

“Abbiamo raccolto un’importante mole di dati, sia di natura ambientale ma anche sulle modalità di spostamento dei ferraresi, per poter sviluppare politiche di programmazione più efficaci” spiega in una nota l’assessore comunale Alessandro Balboni. “Abbiamo realizzato nuove ciclabili e avviato nuovi sistemi di mobilità sostenibile, coinvolgendo i cittadini attraverso laboratori, campagne di sensibilizzazione, sistemi di gioco con premi, incentivando lo sviluppo di abitudini virtuose”.

Il progetto Air-Break è finanziato con 5 milioni dal programma europeo Urban Innovative Actions. Ne hanno fatto parte l’Amministrazione Locale, Deda Next, l’Università di Ferrara, il Politecnico di Milano, S.I.P.R.O. Agenzia Provinciale per lo sviluppo di Ferrara, Gruppo Hera, Lab Service Analytica e Fondazione Bruno Kessler (FBK).

Il progetto Air-Break

Sono 14 i sistemi di monitoraggio multi-sensore di Lab Service Analytica e le 22 centraline realizzate che hanno permesso grazie alla Citizen science e alla collaborazione di studenti e docenti di sette istituti superiori di Ferrara ha raggiungere i risultati. L’infrastruttura continuerà ad essere operativa.

Inoltre tra campagne di mobilità sostenibile, eventi e coinvolgimento online, il progetto ha interessato circa 22.000 cittadini ferraresi.

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Cosa misura Air-Break Index:

Si tratta di un indice sintetico di qualità aria studiato nel contesto del progetto europeo che si è svolto a Ferrara AIR-BREAK. Ogni centralina misura 6 parametri di qualità dell’aria (PM2.5, PM10, NO2, O3, CO, VOC) oltre a 3 parametri climatici (temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica). I primi 5 parametri di qualità aria (PM2.5, PM10, NO2, O3 e CO) sono usati per calcolare l’indice sintetico.
Il parametro peggiore viene considerato come indice. Si tratta di un valore adimensionale con una scala da 0 (buono) a oltre 100 (pessimo), in modo da facilitare la comprensione da parte di chi non ha dimestichezza con numeri, unità di misura e soglie di legge. In particolare, la scala si compone delle seguenti fasce: buono, accettabile, mediocre, scadente, inaccettabile, pessimo.

Cosa è stato realizzato per rendere la città più vivibile

  • Tra i risultati del progetto la messa in campo di un nuovo tratto di ciclabile smart (dal Polo Scientifico Tecnologico fino alla metà di Corso Isonzo, in congiunzione con i percorsi ciclabili che portano al centro storico) dotato di sensori, 2 totem digitali, “illuminazione intelligente adattiva” e pavimentazione “green” composta da un’alta percentuale di materiali parzialmente riciclati.  Dei 195 i chilometri di tratti ciclabili all’interno della città, 1.25 è di nuova costruzione. Il che ha portato un raddoppio di monopattini elettrici e bike.
  • Sono state sviluppate soluzioni alternative di pendolarismo pulito a favore delle imprese del territorio comunale, che hanno visto protagoniste le auto 100% elettriche messe a disposizione da TPER.
  • Sono state realizzate 6 aree verdi in punti strategici. Con 2.300 alberi e arbusti ad alto assorbimento di inquinanti sono state catturate in un solo anno ben 3500 kg di CO2 e 660 kg di PM10, particolato atmosferico.
  • Nel contesto il Gruppo Hera ha sperimentato l’utilizzo di un prodotto enzimatico naturale e innovativo per catturare a terra il PM10 che ne evita anche il risollevamento in atmosfera al passaggio dei mezzi di trasporto. Nei tre anni di sperimentazione il prodotto ha contribuito alla riduzione del PM10 del 20%.

 

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