stadio calcio Figc Parlamento europeo
foto Pixabay

La Federazione italiana gioco calcio (Figc) e l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo si sono uniti per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di procedere in modo spedito nel fermare il cambiamento climatico.

Per questo, lo scorso 3 dicembre, è partita la campagna del Parlamento europeo in Italia “Voglio un pianeta così”, che illustra il progetto LifeTackle di cui è partner la Figc, attraverso la diffusione di un video che vuole informare sugli obiettivi di questi due progetti.

“L’Unione europea si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050”, spiega Valeria Fiore, community manager dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e coordinatrice della campagna “Voglio un pianeta così”. “I pacchetti legislativi conosciuti come Green Deal e ‘Fit for 55’ sono fondamentali se vogliamo fermare un orologio che corre veloce, ma altrettanto fondamentali sono le piccole grandi storie di testimonial e attivisti che raccontiamo con la nostra iniziativa e che, ogni giorno, dimostrano come ci si può impegnare concretamente per dare un contributo a questa battaglia fondamentale per il futuro di tutti noi”.

Gli obiettivi dei due progetti

La campagna “Voglio un pianeta così” racconta i progetti del nostro Paese per promuovere la sostenibilità. Tra le realtà che vi hanno preso parte anche Enea, con un progetto che ricicla e riutilizza le mascherine usate, Avanzi Popolo – Frigo Solidale contro lo spreco alimentare e Seay, linea di abbigliamento da mare prodotta esclusivamente con materiali da riciclo. All’interno della campagna, anche le storie di tanti cittadini che nella loro quotidianità si impegnano per un pianeta migliore.

Il progetto LifeTackle

Il progetto LifeTackle, finanziato dalla UE e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna vuole migliorare la sostenibilità ambientale negli eventi calcistici.
La Figc infatti, a questo scopo, partecipa in qualità di partner anche per migliorare la propria governance.

I rifiuti prodotti in ambito calcistico

La quantità di rifiuti prodotti in ambito calcistico in Italia è di circa 300 tonnellate all’anno, con una media di 1 kg ogni 4 spettatori. Di questi rifiuti, 1,5 tonnellate sono bottigliette di plastica. Queste possono essere riutilizzate attraverso gli eco-compattatori, come quello presso il Centro di Coverciano, che è in grado di riconoscere i tipi di plastica, permettendone il riciclo.

Questi rifiuti vengono anche utilizzati per recuperare microplastiche da destinare alla produzione di nuovi seggiolini da stadio.

L’impatto ambientale di uno stadio

In un anno, vengono consumate in media 1 milione di kWh, l’equivalente di quanto consumano 2600 famiglie composte da quattro persone. Al dispendio energetico, segue quello idrico: uno stadio consuma 100mila metri cubi di acqua, l’equivalente di 40 piscine olimpioniche. Il consulente tecnico del progetto LifeTackle, l’ing. Augusto Pretner, ha presentato ai referenti di sport e salute uno studio di fattibilità per realizzare un sistema di recupero e stoccaggio delle acque piovane raccolte attraverso la copertura dello Stadio Olimpico.

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