Proxima Fusion, al via i lavori sulla fusione nucleare

Raggiunto il traguardo dei 7 milioni di euro da Proxima Fusion, la startup che progetta centrali a fusione basate sul concetto di stellarator. Si tratta del primo spin-out dell’Istituto Max Planck per la Fisica del Plasma (IPP) ed ha un obiettivo ambizioso “realizzare una centrale a fusione prima nel suo genere entro la fine degli anni 30”.

I tokamak e gli stellarator sono due approcci che consentono di creare una gabbia magnetica in dispositivi a forma di ciambella. Gli stellarator utilizzano una serie complessa di elettromagneti esterni al plasma, mentre i tokamak combinano elettromagneti esterni con un’altacorrente elettrica all’interno del plasma, il che semplifica il progetto complessivo ma comporta notevoli sfide di controllo.

“I progressi sperimentali di W7-X e i recenti progressi nella modellazione degli stellator hanno cambiato radicalmente il quadro“, spiega Francesco Sciortino, cofondatore e CEO Proxima Fusion di Proxima Fusion. “Gli stellarator possono ora porre rimedio ai problemi principali dei tokamak ed evolversi in vere e proprie centrali a fusione, migliorando radicalmente la stabilità del plasma e raggiungendo prestazioni elevate in modo stazionario”.

I vantaggi degli stellator per la fusione nucleare

“Gli stellarator offrono il percorso più robusto e chiaro verso l’energia da fusione” spiega Ian Hogarth di Plural Platform afferma. “Il team di Proxima ha l’energia e la velocità di cui abbiamo bisogno. Sono membri di un incredibile ecosistema, con un senso di ambizione entusiasmante che si basa sullo stellarator Wendelstein 7X, un capolavoro di leadership tecnologica tedesca. L’Europa ha bisogno dell’audacia di questo team e della sua forza di volontà per affrontare le sfide della fusione”.

vantaggi degli stellator

La fusione è la sfida del nostro tempo. Il nostro compito sarà quello di renderla una realtà commerciale. Nei prossimi 12 mesi, in collaborazione con i suoi partner accademici e industriali, Proxima si concentrerà sul completamento del design concettuale di una centrale a fusione” sottolinea Martin Kubie, che si è unito ai suoi co-fondatori dopo un decennio di lavoro nel team McLaren di Formula 1, a Google-X, e nella sua spin- off Wing.

Il mix energetico aspetta la fusione nucleare

“Nei prossimi anni, la questione energetica sarà una delle più importanti per noi. Già oggi sappiamo che abbiamo bisogno di un mix intelligente di fonti energetiche diverse. Gli sforzi di Proxima per la fusione sfruttano i massicci investimenti fatti in Germania per gli stellarator” rimarca Benjamin Erhart, General Partner di UVC Partners, dice a riguardo di Proxima. “Siamo convinti che il team sia pronto a cambiare le carte in tavola per il mondo, e in particolare per la Germania e l’Europa, che hanno urgente bisogno di fonti di energia affidabili oltre all’eolico e al solare“.

L’investimento è guidato da Plural e UVC Partners, insieme a High-Tech Gründerfonds (HTGF) e Wilbe Group.

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