Fitofarmaci, respinta la proposta di ridurli dal Parlamento UE

Commenti contrastanti tra associazioni ambientaliste e agricole

L’Assemblea plenaria del Parlamento europeo ha respinto la proposta della Commissione europea (con 299 voti a favore 207 contrari e 121 astenuti) per la riduzione del 50 per cento dell’utilizzo di fitofarmaci.

sostenibilità fitofarmaci

Il voto di ieri 22 novembre indica un “segnale preoccupante” per gli obiettivi del Green Deal Europeo secondo l’associazione ambientalista WWF.

Plaude invece Confagricultura che in una nota dichiara come si possa “aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore”.  Sottolineando come non sia in discussione “l’obiettivo di tagliare il ricorso alla chimica nei processi produttivi, a vantaggio delle risorse naturali e della biodiversità”. Ma per farlo richiede di mettere da parte le impostazioni ideologiche, “lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti”.

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Cosa prevedeva la proposta

La proposta di riforma delle norme sui pesticidi ne prevedeva il dimezzamento nell’uso in UE entro il 2030 con obiettivi di riduzione a livello nazionale. Inoltre era previsto il divieto dell’uso nelle aree sensibili e veniva favorita la promozione di pratiche ecocompatibili per il controllo delle infestanti.

Richiesto anche un impegno degli Stati membri su nuovi obiettivi per aumentare l’uso di metodi non chimici di controllo dei parassiti.

Cosa accade adesso ai fitofarmaci

Il voto ha respinto anche il rinvio in commissione Ambiente, competente sulla materia. Adesso il testo sui pesticidi torna al Consiglio UE.

 

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