Visto che ci sarà molto da ricostruire è assolutamente fondamentale che nella fase successiva alla pandemia si correggano le cose che si devono correggere nelle nostre società”, afferma il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni nell’intervento nel corso della diretta sull’Earth day Italy di Rai play, una delle piazze virtuali su cui si celebra la Giornata per la Terra.

“Sarebbe assolutamente imperdonabile che il governo e le classi dirigenti nel mondo non cogliessero questa sfortunatissima, terribile occasione per fare le correzioni che si devono fare”.

Correzioni che nel Green deal “hanno come parola chiave sostenibilità” continua Gentiloni che sottolinea come l’emergenza Covid-19 abbia messo in luce la fragilità dei nostri modelli “da un punto di vista ambientale e sociale”. Quindi la ripresa delle economie deve ripartire con questi asset, perché come sottolinea il Commissario europeo: “se non è ora, quando mai saremo capaci di correggerle nel senso della sostenibilità”.

Il ruolo dell’Europa per vincere la sfida della sostenibilità

Un ruolo in cui “l’Europa ha grandi responsabilità” spiega Gentiloni “Abbiamo un modello che è quello della sanità pubblica, del welfare state, della solidarietà sociale e infine abbiamo un modello della democrazia della libertà del pluralismo. Questi modelli non vanno sacrificati nel dopo pandemia. Capisco che ci sarà una maggiore presenza pubblica, una maggiore presenza dello Stato nelle economie del dopo coronavirus, ma questa maggior presenza dello Stato non deve in nessun modo limitare i nostri modelli democratici e di produzione”.

Italia tra Def e credito ambientale 

Si era già intuito in Italia che bisognava cambiare sistema e paradigma” interviene Sergio Costa, ministro dell’ambiente, riferendosi alla legge Clima con connotazione di urgenza e indifferibilità, “il primo nella storia della Repubblica” e ai contenuti economici inseriti nella legge di stabilità.

Ora nella tragedia Covid-19 bisogna portare avanti la sfida per la sostenibilità. “E’ importante non fermarsi” riferendosi ai tentativi di alcuni paesi europei di far saltare i target di sostenibilità causa pandemia, richiamando come prossima scadenza italiana l’approvazione del Defin cui c’è tanto green” e che rappresenta una “base di partenza” su cui attivare diversi strumenti. Il Ministro fa riferimento anche al credito ambientale per Pmi. Una sfida per la sostenibilità  e la ricrescita dopo il Covid-19 che riparte da qui. Un lavoro che il Ministero sta portando avanti “insieme al sistema finanziario” per costruire la crescita del mercato dell’economia circolare.

Non dimentichiamo che stiamo contrastando il climate change, la sfida delle sfide”. sollecita Costa. “In questo momento il fossile per ogni miliardo produce mille posti di valori, le rinnovabili danno da tre mila a 5mila posti di lavoro. Noi vogliamo ripartire, non lasciare indietro nessuno e dare posti di lavoro”. Azione in cui c’è spazio per l’economia, la crescita finanziaria e produttiva.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.