foreste italiane FSC certificazione

L’Italia ha finalmente un piano per i suoi boschi così che si possa costruire una politica forestale nazionale, che dia anche attuazione alla Strategia europea per la biodiversità 2030 e alla Strategia nazionale per la bioeconomia nel sistema foresta-legno.

Il presidente di Fsc Italia, Mauro Masiero dichiara in nota stampa: “Ci sono stati numerosi momenti di confronto pubblico e di effettivo coinvolgimento delle parti interessate. Inoltre il documento adotta una visione strategica su un periodo di vent’anni, che tiene conto delle peculiarità e dei tempi di risposta e adattamento del settore. Non da ultimo, è importante sottolineare la capacità della Strategia di includere temi e prospettive diversi circa la gestione dei nostri boschi, mettendo al centro la gestione forestale multifunzionale e responsabile”. 

Sottolinea il presidente come il sistema Fsc abbia seguito con interesse e attivamente il percorso di sviluppo della Strategia, cogliendo spunti e stimoli per lavorare all’aggiornamento e miglioramento dei propri standard, per contribuire alla buona gestione dei boschi italiani.

Il documento strategico

La Strategia forestale nazionale (Sfn) è stata promossa dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), insieme al ministero della Transizione ecologica, della Cultura, dello Sviluppo economico e della Conferenza Stato-Regioni.
È il primo documento strategico del settore per il nostro Paese e fa parte del percorso iniziato nel 2017, quando venne istituita la Direzione foreste presso il Mipaaf e nel 2018, che continuò con il Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali.
Il documento, suddiviso in tre parti, un corpo centrale e due allegati, ha l’obiettivo di avere “foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni”.

La situazione della superficie forestale italiana

La superficie forestale italiana oggi arriva a coprire nove milioni di ettari di foreste e quasi 2 milioni di ettari di altre terre boscate. Purtroppo, permangono degli elementi di debolezza, tra cui la scarsa diffusione della pianificazione forestale e l’elevata frammentazione delle aree, ma l’obiettivo è il loro superamento, attraverso: il riconoscimento del valore di una gestione sostenibile, del ruolo delle filiere foresta-legno e della definizione di percorsi condivisi, che dovranno successivamente tradursi in azioni.

La gestione forestale sostenibile

La gestione forestale sostenibile è uno strumento per la pianificazione territoriale, nonché per la conservazione degli habitat, dei prodotti e dei servizi forestali. Nella Strategia, viene sottolineato un incremento della domanda di certificazione, anche se, le aree forestali certificate in Italia sono ancora poche estese e il mercato è dipendente per le proprie forniture dall’estero. Certamente, questo è il risultato di una complessità del sistema normativo e della ridotta conoscenza, e quindi diffusione, della certificazione forestale.

Parte della Strategia è dedicata a conservare e migliorare i servizi ecosistemici e naturali forestali, che Fsc già a partire dal 2018 sottopone a verifica con una procedura dedicata. I servizi sono divisi in quattro categorie principali: supporto alla vita, approvvigionamento, regolazione e valori culturali e definiti come “i benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano”.
La Strategia riconosce e sostiene il valore di questi servizi come “riferimento unificante per promuovere l’integrità del patrimonio naturale, la gestione forestale sostenibile e l’offerta di beni materiali e servizi all’intera società”.


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