bambini scuolaUno stanziamento da 2,7 miliardi di euro finalizzato alla copertura dei mancati ricavi dovuti all’emergenza sanitaria e all’erogazione di servizi aggiuntivi da parte degli enti territoriali, responsabili del trasporto pubblico locale. In aggiunta a quanto finora già erogato, nella seconda parte del 2021 per le regioni e le province autonome saranno ripartiti 618 milioni di euro per finanziare servizi aggiuntivi (a fronte dei 222 rendicontati nel primo semestre) e 800 milioni per compensare minori ricavi.

Sono alcune delle misure presentate il 9 settembre scorso dal ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che in audizione presso la IX Commissione trasporti della Camera dei deputati ha illustrato l’offerta del trasporto pubblico locale per l’autunno 2021.

trasporto pubblico locale
Il ministro Enrico Giovannini in audizione alla IX Commissione Trasporti delinea il piano per il trasporto pubblico locale.

Il potenziamento dell’offerta e la distribuzione della domanda

Secondo i dati forniti dal ministro Giovannini, i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale previsti per l’autunno sono oltre tre volte superiori a quelli di settembre 2020, pari al +340%. Nel secondo semestre di quest’anno, sono aumentati di quasi il 10% rispetto a quelli del primo semestre, con 5.703 mezzi dedicati. Il ministro ha illustrato il percorso, avviato nel marzo scorso, per preparare il sistema dei trasporti alla ripresa autunnale, tenendo conto dello sfasamento degli orari nelle città metropolitane.

Poiché le maggiori criticità sono state evidenziate nelle grandi città, il dicastero ha avviato un monitoraggio sui piani concordati nei tavoli prefettizi delle città metropolitane. Sul tema è emersa la criticità sui rischi di assembramento, maggiori durante l’uscita da scuola piuttosto che all’ingresso.

Il quadro di attese per l’autunno

Per quanto riguarda le tendenze della mobilità, nel giugno scorso il traffico sui treni regionali era inferiore del 40% rispetto ai livelli pre Covid-19.
Il maggiore ricorso al lavoro e allo studio a distanza lasciano intravedere una diminuzione degli spostamenti di studenti e lavoratori: oltre l’80% di questi si spostava almeno cnque volte a settimana prima della pandemia, meno del 70% prevede di farlo con la stessa frequenza nel prossimo autunno. È attesa una caduta del 20% nell’utilizzo del mezzo pubblico e un parallelo incremento nell’uso dell’automobile privata, che arriverà a coprire quasi la metà degli spostamenti.

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Il ministro Giovannini ha infine ricordato che il Dl 73/2021, Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, ha assegnato 50 milioni di euro per favorire la rimodulazione della domanda del trasporto pubblico locale. I fondi sono destinati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni che hanno adottato entro il 31 agosto i Piani di spostamento casa-lavoro (Pcsl).

Il Mims, da parte sua, continuerà a monitorare l’attuazione dei piani da parte delle regioni e delle province autonome, che dovranno inviare una rendicontazione. Inoltre, è stato concordato con le organizzazioni sindacali l’attivazione di un tavolo dedicato alla figura dei controllori e degli autisti.

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La Conferenza delle Regioni critica le misure del Mims: “Risorse insufficienti”

In merito agli stanziamenti previsti per superare la difficile contingenza della pandemia, il coordinatore della Commissione infrastrutture e trasporti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Fulvio Bonavitacola, oggi ha sollevato la questione nel corso dell’audizione parlamentare convocata dalla Commissione trasporti della Camera deputati: “La realtà è che di tali risorse ne è stata erogata solo una quota parte e quelle finora erogate sono assolutamente insufficienti. Per quanto riguarda invece quella stanziate faremo una verifica con il Governo, anche con confronti tecnici, per verificarne la congruità”, ha dichiarato.

Sull’attivazione di un tavolo con le organizzazioni sindacali dedicato alla figura dei controllori e degli autisti Bonavitacola ha aggiunto: “Esistono anche questioni normative a partire dalla vicenda dei controlli sui mezzi di trasporto pubblico. Ci troviamo di fronte a giuste intuizioni rispetto alle quali però è fondamentale superare alcune criticità. La prima è quella degli oneri. In linea teorica si potrebbe far ricorso alle risorse stanziate anche per tale utilizzo complementare, ma occorre una norma specifica. La seconda è quella del personale: chi fa i controlli e che poteri ha? Di chi è la responsabilità giuridica? Anche in questo caso occorre una disposizione di legge che renda un’ipotesi concreta e percorribile”.

All’audizione, oltre al vicepresidente della Regione Campania Bonavitacola, hanno partecipato il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, l’assessore della Regione Liguria con delega ai trasporti, Giovanni Berrino, e la pari assessora della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi.

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