idrogeno

Pace (Pathway to a competitive european fuel cell micro-cogeneration market), il progetto che dispiegherà oltre 2.800 unità di micro-cogenerazione a celle a combustibile di prossima generazione in 10 Paesi europei entro il 2022, è stato presentato alla seconda edizione della Settimana europea dell’idrogeno.

L’obiettivo è preparare la catena di approvvigionamento e lavorare con i responsabili politici nei Paesi selezionati per promuovere una giusta transizione energetica. I destinatari di questi benefici saranno famiglie e piccole imprese, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del mercato a livello nazionale, coinvolgendo i professionisti dell’edilizia e la più ampia comunità energetica.

PACE: i vantaggi della micro-generazione a celle a combustibile

Il progetto pubblico-privato da 90 milioni di euro, cofinanziato da Fuel Cells and Hydrogen 2, riunisce alcuni tra i principali fornitori europei (Bdr Thermea, Bosch, SOLIDpower, Sunfire e Viessmann) con il supporto di utilities, associazioni, società di consulenza e comunità di ricerca.

Nei cinque anni dal lancio del progetto, i partner PACE hanno già installato circa 2.000 micro-cogeneratori a celle a combustibile nelle abitazioni e nelle piccole imprese nei 10 paesi partecipanti, con i massimi livelli di assorbimento raggiunti in Belgio e Germania. Questa tecnologia ha il potenziale di svolgere un ruolo chiave per decarbonizzare il consumo di calore negli edifici, sostenere l’impiego di energie rinnovabili e consentire a migliaia di consumatori di contribuire attivamente alla transizione energetica europea.

Von der Leyen: “Europa pioniere mondiale dell’idrogeno pulito”

L’obiettivo dell’Europa, nelle politiche di sviluppo dell’energia all’idrogeno, è quello di sostenere gli investimenti pubblici, la cooperazione internazionale, la partnership con il settore privato e i ricercatori per sviluppare ulteriormente competenze, ampliare i progetti e rimuovere gli ostacoli.

Lo ha ribadito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel keynote di apertura alla Settimana europea dell’idrogeno, il 29 novembre scorso: “Sono molto orgogliosa del ruolo dell’Europa come pioniere mondiale dell’idrogeno pulito. All’inizio di quest’anno sono stati annunciati più di 200 nuovi progetti sull’idrogeno in tutto il mondo. Il 55% di loro si trova in Europa”, si legge. L’UE ha già iniziato a investire in una nuova generazione di elettrolizzatori, progettati per essere alimentati da energia rinnovabile: “L’Europa è ora leader mondiale nei brevetti e nelle pubblicazioni su questa tecnologia. Alcuni dei più grandi elettrolizzatori di questo nuovo tipo sono già operativi in ​​Europa. Ad esempio, ce n’è uno a Linz, in Austria, che produce idrogeno verde per alimentare un’acciaieria”, ha spiegato la presidente Von der Leyen.

Se l’idrogeno pulito sta già contribuendo alla decarbonizzazione dell’economia, il prossimo passo, per l’Europa, sarà quello di “cominciare ad essere competitiva anche dal punto di vista economico. A causa dell’attuale aumento dei prezzi del gas, l’idrogeno verde oggi può persino essere più economico dell’idrogeno grigio. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di portare il costo al di sotto di 1,8 euro al chilo entro il 2030. E questo obiettivo è a portata di mano”, ha evidenziato nel suo discorso la presidente Von der Leyen.

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