riciclo differenziata
Foto di Shirley Hirst su Pixabay

Il 18 marzo si celebra la giornata mondiale del riciclo, il Global recycling Day, iniziativa nata nel 2018 per volontà della Global recycling foundation, fondazione di natura privata nata lo stesso anno per stimolare l’educazione e la consapevolezza sul riciclo.

Quest’anno, il focus dell’evento sarà sulla “fraternità del riciclo”, dedicato a coloro che si mettono in prima linea per raccogliere rifiuti e riciclare nonostante le molteplici difficoltà.

On line la proposta del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

L’Italia nella ricerca e sviluppo sul riciclo della plastica è tra i Paesi più virtuosi d’Europa e mostra numeri significativi nei diversi settori del riciclo di alluminio, vetro e legno. La Fondazione Symbola definisce il nostro Paese una “superpotenza” nell’economia circolare, capace di produrre un valore superiore a 70 miliardi di euro e 14,2 miliardi di valore aggiunto. Inoltre, l’Italia è in grado di raggiungere la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti, pari al 79%, percentuale più alta della media europea.

Le iniziative in Italia

In Italia, non mancano le iniziative promosse dalle aziende che compiono sforzi significativi per indirizzare le proprie attività al riciclo.

Tra di esse RiVending, iniziativa di economia circolare nata nel 2019, per il recupero e riciclo di oggetti in plastica, prelevati dai distributori automatici, che vengono trasformati per essere nuovamente utilizzati.

In Italia sono già 10mila i cestini RiVending installati vicino ai distributori automatici di imprese, scuole, università e uffici pubblici, attraverso i quali è possibile raccogliere e riciclare bicchierini, palette di plastica e bottigliette in Pet.
Come rilevato da Confida (Associazione italiana distribuzione automatica), Corepla e UnionPlast in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo: ogni cestino permette in media di raccogliere circa 1.250 bicchieri ogni mese, per un totale di 150 milioni di bicchieri all’anno, pari ad oltre 450 tonnellate di polistirolo.

“La Direttiva UE sulla Plastica monouso infatti, commenta Ernesto Piloni, presidente di Venditalia Servizi che gestisce il progetto RiVending, impone agli Stati membri di riciclare entro il 2025 almeno il 77% di bottiglie in Pet che dovranno essere prodotte almeno per il 25% da Pet riciclato. RiVending Pet è, quindi, un progetto che darà il suo contributo al raggiungimento di questi ambiziosi traguardi di sostenibilità, coinvolgendo l’intero settore del vending italiano con l’obiettivo di creare un’efficiente economia circolare all’interno del comparto”.

Il printing circolare di Sapi

Dal 1993, Sapi rigenera cartucce toner per la stampa laser e stampanti e copiatrici digitali riproducendo i consumabili esausti e le macchine che, in caso contrario, verrebbero avviati a smaltimento.

Questa realtà italiana, dotata di un laboratorio all’avanguardia e di un team di tecnici specializzati, è riuscita a creare un modello di consumo basato sul recupero e riutilizzo degli strumenti di stampa. Si pensi che, in Italia, vengono smaltiti più di sette milioni di chili di cartucce usate, con una vendita annuale di 900mila macchine per stampa e un consumo di cartucce laser tra i sette e gli otto milioni di pezzi.
Per il 2022, Sapi contribuirà con la rigenerazione di circa 300mila pezzi e il 15% di questi sono prodotti alternativi, di cui 400mila articoli rigenerati. Numeri che gli permettono di inserirsi tra i primi tre produttori di consumabili rigenerati in Europa e tra i primi cinque a livello globale. Dal 2012 ad oggi, Sapi ha fatto in modo che più di due milioni di prodotti tra cartucce, drum, stampanti e unità di fusione non diventassero rifiuti destinati all’incenerimento, ma venissero riciclati e destinati a nuovo utilizzo.

L’Italia supera la Germania nella raccolta del vetro

L’Italia ha raggiunto nel 2020 la soglia dei 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti, recuperati e avviati a riciclo, con un aumento del +2,6% rispetto al 2019. Secondo i dati sulla raccolta del vetro di CoReVe (Consorzio nazionale riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio italiano) il tasso di riciclo degli imballaggi di vetro ha raggiunto il 78,6%, con un ulteriore salto rispetto al 77,3% dell’anno precedente.

L’impiego di materiale riciclato all’interno dell’industria vetraria dell’imballaggio ha permesso di risparmiare nel 2020 una quantità di energia pari a 2,5 milioni di barili di petrolio e, grazie all’incremento delle quantità totali riciclate in vetreria è stato possibile risparmiare 3,7 milioni di tonnellate di materie prime vergini per la produzione di nuove bottiglie e vasetti.

Anche i Comuni ne hanno beneficiato: CoReVe nel 2020 ha versato ai 7.414 comuni convenzionati, direttamente o tramite i gestori delegati del servizio, oltre 86 milioni di euro di corrispettivi economici per la raccolta differenziata del vetro.

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