UE, approvate le riforme dei mercati dell’energia elettrica e del gas

L’obiettivo è aumentare la sicurezza energetica e ridurre le emissioni climalteranti, assicurando la tutela dei consumatori

Gli europarlamentari hanno approvato in via definitiva, l’11 aprile, la riforma del mercato dell’energia elettrica dell’UE.

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Foto di Alexey Larionov su Unsplash

Le nuove norme, raccolte in un regolamento e in una direttiva, erano già state concordate con il Consiglio europeo e sono state adottate con 473 voti a favore, 80 contrari e 27 astensioni.

Energia elettrica a prezzi stabili e accessibili

La riforma, che ha l’obiettivo di proteggere gli europei dalla volatilità dei prezzi, “pone i cittadini in prima linea nell’assetto del mercato dell’energia elettrica. Il testo comprende misure volte a proteggere gli utenti, in particolare i più vulnerabili, e accelerare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Tutti i consumatori, comprese le micro, piccole e medie imprese, avranno accesso a prezzi accessibili, stabili e a lungo termine”, ha dichiarato il parlamentare Nicolás González Casares.

La tutela dei clienti vulnerabili e i Contratti per differenza

Gli Stati membri dell’UE potranno vietare ai fornitori di ridurre l’approvvigionamento di energia elettrica dei clienti vulnerabili, anche durante le controversie. Inoltre, i fornitori non potranno modificare unilateralmente i termini di un contratto.

La legislazione prevede i cosiddetti “Contratti per differenza” (Contracts for Difference, CfD), che consentono all’autorità pubblica di compensare il produttore di energia se i prezzi di mercato scendono troppo bruscamente, ma incassare una parte dei profitti se i prezzi sono troppo elevati.

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Infine, il testo crea un meccanismo che consentirà all’UE di dichiarare una crisi dei prezzi dell’energia elettrica a livello regionale o comunitario, permettendo agli Stati membri di adottare apposite misure.

La promozione dell’idrogeno verde

Gli eurodeputati hanno anche approvato una nuova direttiva e un nuovo regolamento volti a facilitare la diffusione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, compreso l’idrogeno, nel mercato del gas europeo.

Fra gli obiettivi delle nuove norme c’è quello di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti, ridurre la povertà energetica e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

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Nello specifico, la legislazione introdurrà un sistema comune di acquisto di gas per evitare la concorrenza tra gli Stati membri e promuoverà gli investimenti nelle infrastrutture dell’idrogeno, specialmente nelle regioni carbonifere, accelerando la transizione a fonti energetiche più sostenibili.

La decarbonizzazione dei settori hard-to-abate

“Le industrie siderurgiche e chimiche europee, difficili da decarbonizzare, saranno poste al centro dello sviluppo di un mercato europeo dell’idrogeno. Ciò consentirà di eliminare gradualmente i combustibili fossili dall’industria, garantire la competitività europea e preservare i posti di lavoro in un’economia sostenibile”, ha dichiarato il relatore per la direttiva, Jens Geier.

“Il nuovo regolamento trasformerà l’attuale mercato dell’energia in uno basato principalmente su due fonti: elettricità verde e gas verde. Si tratta di un enorme passo avanti verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell’UE”, ha aggiunto il relatore sul regolamento, Jerzy Buzek.

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