Ridurre le disuguaglianze per formare consumatori attivi e responsabili

Ecco quanto emerso alla presentazione della ricerca Consumerism 2023

consumatori
Foto di Ryoji Iwata su Unsplash

Come può avvenire il passaggio da consumatore vulnerabile, indifeso di fronte alle evoluzioni della società, a consumatore responsabile, protagonista del cambiamento? È la domanda cui ha provato a rispondere la ricerca Consumerism 2023, condotta da Consumers’ Forum in collaborazione con Università Roma Tre, i cui risultati sono stati presentati il 5 dicembre.

Consumatori vulnerabili vs responsabili

Il consumatore è vulnerabile quando, a prescindere dalla causa che determina detta vulnerabilità, rischia di essere discriminato rispetto alla generalità dei consumatori. La vulnerabilità può dipendere da tre ordini di ragioni: ragioni oggettive, ragioni soggettive e ragioni derivanti da situazioni esogene e di contesto.

Il consumatore responsabile, invece, è colui che è in grado di compiere scelte consapevoli sul mercato e che, a seguito di determinate valutazioni, opta per servizi e prodotti in linea con l’ambiente e con lo sviluppo sostenibile.

Il modello del consumatore attivo si manifesta sul mercato, in modo più o meno consapevole, sotto tre forme principali: formando le proprie abitudini di acquisto sulla base di criteri ambientali e sociali, ulteriori rispetto alla qualità e al prezzo del prodotto; in qualità di soggetto che, pur mantenendo la propria veste di consumatore, privilegia modelli di business fondati sulla condivisione e sul riciclo stimolando in tal modo lo sviluppo dell’economia circolare; nei mercati digitali, mediante comportamenti partecipativi finalizzati a “condizionare” la domanda.

Stop al greenwashing

“Il consumatore, per essere attivo e responsabile, dovrebbe essere formato e informato adeguatamente, per potere fare scelte che vadano a favore dell’interesse collettivo, ambientale e del lavoro”, spiega Sergio Veroli, presidente di Consumers’ Forum. “In un tempo di fake news, di greenwashing, di truffe digitali e telefoniche, il cittadino è sempre più in difficoltà. Le Authority dovrebbero partecipare ancora più attivamente alla sua formazione e informazione, insieme alle imprese e alle associazioni dei consumatori”.

Ruolo delle Authority è anche quello di ridurre il rischio che, “accanto alle diseguaglianze sociali, si possano sviluppare anche quelle anagrafiche e quelle relative alle condizioni oggettive di connessione digitale che, in alcune aree geografiche, rappresentano ancora un problema”, continua Veroli.

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Il ruolo dei consumatori nel contesto della transizione energetica

Responsabilizzare il consumatore diventa sempre più importante nel contesto della transizione ecologica e, in particolare, di quella energetica, con il dibattito sull’autoconsumo e sulle comunità energetiche rinnovabili (CER) che ha posto l’attenzione, ancora un volta, sul protagonismo che tale modello attribuirebbe al consumatore. Chiamato, dall’anno prossimo, a orientarsi anche nel mercato libero dell’energia.

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