detersivo piatti Detergenti nocivi per l’ambienteGli slogan ingannevoli dei brand possono generare nel consumatore confusione sull’impatto ambientale dei detergenti che si presentano a volte nocivi per l’ambiente.

Il consumatore raramente è in possesso degli strumenti che possano aiutarlo a smascherare queste pratiche, perciò spesso si trova a dover compiere un atto di fede ed essere così involontariamente complice di comportamenti non responsabili.

Il progetto Clean di Altroconsumo

A questo proposito, attraverso il progetto Clean, Altroconsumo e i partner di Euroconsumers hanno chiesto un maggior impegno dei produttori di detersivi per stoviglie per facilitare scelte più sostenibili, dato che il 70% dei detersivi analizzati contiene almeno una sostanza rischiosa per l’ambiente.

Alla base di questo progetto, c’è il fine di promuovere una veritiera informazione nei confronti dei consumatori sulla reale sostenibilità dei detergenti per la casa. Questa informazione è fondamentale, perché orienta il consumatore nelle sue scelte di acquisto.

Altroconsumo, leader decennale nell’effettuare test comparativi, ha realizzato, insieme ai suoi partner, un’indagine su 115 detergenti per stoviglie, sia tradizionali che ecologici. Le prove si sono focalizzate su: efficacia di lavaggio, analisi della composizione e impatto ambientale, analizzando la presenza di dichiarazioni e certificazioni green sulle etichette che spesso traggono in inganno i consumatori.

Detergenti nocivi per l’ambiente

Tra i prodotti esaminati, il 65% dei detergenti per lavastoviglie ha un impatto ambientale negativo dato dalla loro composizione a base di sostanze nocive. I detersivi per il lavaggio a mano possono avere fino a 24 diversi ingredienti, quelli per lavastoviglie fino a 35. Per il 70% di questi prodotti contenere almeno un ingrediente rischioso per l’ambiente è molto diffuso.

L’indagine di Altroconsumo ha inoltre rilevato la presenza di elementi rischiosi all’interno di ingredienti fondamentali per la composizione del detersivo, come tensioattivi, emulsionanti, regolatori di viscosità, agenti chelanti, antincrostanti, conservanti o stabilizzatori di sbiancanti o ossidanti.

Solo il 35% dei detersivi per lavastoviglie risulta avere un basso impatto ambientale. Uno su due detersivi per il lavaggio a mano, invece, ha un impatto ambientale buono o molto buono. Una soluzione, che alcuni brand già attuano, è quella di utilizzare sostanze meno inquinanti e che riducano l’impatto ambientale senza perdere l’efficacia sgrassante del prodotto.

Packaging accattivante, ma ingannevole

L’indagine fa un focus anche sul noto problema del packaging, il materiale prevalentemente utilizzato è la plastica, o comunque materiali impossibili da riciclare, in quanto sulla confezione sono presenti una molteplicità di colori. Inoltre, sarà capitato a molti di notare che, se si apre una confezione non sia mai piena e questo causa un ulteriore spreco. Alcuni brand hanno posto rimedio ricorrendo a contenitori monocolore o di colore neutro, applicando un’etichetta rimovibile.

Un secondo problema rilevato, molto più sottile da svelare per il consumatore, sono le dichiarazioni di sostenibilità non vere e ingannevoli.

L’indagine ha rilevato 159 riferimenti all’ambiente distribuiti sui 115 prodotti esaminati. Soprattutto i detersivi “verdi” fanno riferimenti non attinenti, come ad esempio, ai test sugli animali e all’impegno ambientale in generale. Lasciano intendere che altri brand abbiano testato il detersivo sugli animali, contrariamente a loro, ma questa cosa non è possibile a prescindere. Tanto più che, fornendo questa informazione non veritiera e fuorviante non possano escludere di utilizzare altri elementi che arrechino comunque danno all’ambiente. Oppure, presentano come caratteristiche specifiche del proprio prodotto alcuni principi attivi, che in realtà appartengono a tutti i prodotti che impiegano  quella sostanza, quindi nessuna esclusività del proprio brand.

Alberto Pirrone, direttore generale di Altroconsumo, afferma in nota stampa: “La cattiva informazione in merito alla poca sostenibilità di questi prodotti è ancora troppa. Il primo passo verso la riduzione dell’impatto ambientale è una maggiore consapevolezza dei consumatori, ancora troppo spesso ingannati dalle aziende, attraverso dichiarazioni fallaci e dinamiche di comunicazione fuorvianti. Le persone sono propense a compiere scelte più consapevoli, ma senza gli strumenti adeguati e il contributo delle aziende non è possibile. Risulta quindi fondamentale fornire loro nozioni chiare e comprensibili assicurandogli di potersi fidare delle affermazioni ambientali che vengono fatte dalle marche”.

Ai seguenti link sono disponibili tutti i risultati delle classifiche di Altroconsumo su queste categorie di prodotti, che si basano su rispetto ambientale e performance.

https://www.altroconsumo.it/elettrodomestici/lavastoviglie/test/detersivi-lavastoviglie

https://www.altroconsumo.it/casa-energia/pulizie/test/detersivi-per-piatti

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