Una valutazione positiva delle misure adottate che si devono tradurre in un impegno nel misurare il riciclo reale invece di puntare su obiettivi alti da raggiungere in maniera poco definita. E’ questo in sintesi il commento di Eurofer, associazione europea dell’acciaio, sul voto del 14 marzo con cui il Parlamento Europeo si è espresso sulle modifiche alla revisione della direttiva quadro sui rifiuti. Tra i temi affrontati nel testo, solo per fare qualche esempio, l’aumento dal 44% al 70%, dei rifiuti domestici da riciclare entro il 2030, percentuale che sale all’80% per i rifiuti da imballaggio, e la riduzione dei rifiuti marini del 50% entro il 2030.
Necessaria mente aperta da parte del Consiglio
“Il Parlamento ha realizzato un rapporto ragionevole“, commenta in una nota Axel Eggert, Direttore Generale di EUROFER. “Miglioramenti ambiziosi e pratici hanno trovato la loro strada nella relazione finale rispetto alla proposta originale. Tuttavia, ora che il Parlamento Europeo ha trovato un accordo sulla sua posizione, spetta al Consiglio avvicinarsi ai negoziati con una mente aperta circa i miglioramenti necessari, in particolare per quanto riguarda il metodo di calcolo in fase di riciclo finale”.
Tracciabilità della filiera
“Tuttavia la questione del riciclo reale – aggiunge Eggert – non è ancora risolta, anche se il Parlamento Europeo ha messo in campi importanti provvedimenti. Il Consiglio dovrebbe prendere atto delle intenzioni del Parlamento e garantire che ciò avvenga in un clima caratterizzato da consultazioni a tre, i deputati hanno stabilito uno specifico calcolo in cui i rifiuti materiali entrano nel processo di riciclo finale. Hanno chiesto la tracciabilità lungo tutta la catena dei processi di riciclo negli Stati membri. Anche se questo cambiamento non può essere raggiunto in una notte, costituisce l’unica scelta appropriata per garantire che il vero riciclo effettivamente abbia luogo come previsto, invece di andare avanti con un affastellamento di obiettivi da raggiungere attraverso metodi non ben definite”
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.