A partire dal 1 luglio in Francia non sarà più consentito l’utilizzo di sacchetti di plastica monouso. In questa data, infatti, è entrato in vigore il decreto n2016-379 del 30 marzo 2016 per l’attuazione di una disposizione contenuta nella legge sulla transizione energetica pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 31 marzo. In particolare questa disposizione riguarderà tutti i commercianti e tutti i sacchetti di spessore inferiore a 50 micron.
Questo divieto, come si legge su Environnement-Magazine, è solo il primo step di un iter legislativo che porterà, a partire da gennaio 2017, all’eliminazione anche dei sacchetti in plastica specifici per frutta e verdura. In generale il testo menziona tutti i sacchetti gratuiti per uso alimentare e indica che saranno, invece, utilizzabili i sacchetti biodegradabili e quelli che presentano le caratteristiche per il compostaggio domestico: insomma si tratta dei sacchetti in plastica o carta di origine vegetale. Il decreto specifica inoltre le percentuali di materiale vegetale consentite: il 30% a partire dal 2017, il 40% dal 2018, il 50% dal 2020 e il 60% dal 2025. Per quanto riguarda, invece, la parte di provenienza non vegetale si potrà utilizzare, come si legge nell’articolo, una bioplastica come policaprolattone, sviluppato nel 1960, o poliestere Ecoflex BASF.
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