La proiezione, sensibilizzata a livello globale, per rendere la produzione di energia scarsamente impattante verso l’ambiente sta investendo, dopo la produzione di elettricità, anche la mobilità e l’efficientamento degli edifici.
In Germania, alla fine dello scorso anno, The Centre for Solar Energy and Hydrogen Research Baden-Wurttemberg (ZSW), azienda produttrice di energia nella regione del Baden, ha progettato, con altri partecipanti, un’infrastruttura per produrre idrogeno da elettrolisi. L’impianto di elettrolisi utilizza acqua per estrarre idrogeno e ossigeno. L’obbiettivo dei ricercatori di ZSW è rendere questo processo economicamente conveniente per poter rendere la mobilità poco inquinante.
I primi risultati sull’utilizzo dell’elettrolizzatore sono stati incoraggianti: con gli elettrodi rivestiti con il nuovo materiale la densità di potenza è aumentata del 20%. Questo significa avere gli stessi risultati utilizzando meno spazio e materie prime. L’unico incertezza è legata alla durata del rivestimento dell’elettrodo.
Le parole del prof. Michael Speht, a capo del dipartimento Fonti e procedure di energia rinnovabile: “Le aziende e le istituzioni partecipanti possono provare e sfruttare l’ambiente reale in questa struttura di ricerca. Ad esempio, abbiamo testato un impianto ottimizzato con elettrolisi alcalina a pressione con una produzione di 300 kW in condizioni reali a partire da gennaio. Ora presenta nuovi sviluppi, elettrodi più economici e un aspetto più semplice”.
In Germania, dove la transizione verso le rinnovabili sta rallentando, si potrebbero trarre nuovi stimoli proprio dall’utilizzo dell’idrogeno per la mobilità e il riscaldamento.
In conclusione, quando si riuscirà a rendere i costi di ricerca e sviluppo più gestibili, grazie alla sua diffusione, per coloro che producono le centrali a elettrolisi, avremo un’ampia diffusione di questa tecnologia.
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