Rendere green gli schermi di cui sono dotati i dispositivi tecnologici che utilizziamo ogni giorno. E’ l’obiettivo alla base del lavoro di Ruben Costa dell’ Università di d’Erlangen-Nuremberg en Germania che, si legge su science et vie, ha sfruttato delle proteine fluorescenti, prodotte da alcuni tipo di meduse, per la retroilluminazione e la produzione di colori.
Il procedimento
Il ricercatore ha utilizzato una stampante 3D in cui ha inserito delle proteine in un gel composto da due strati sottili: in uno strato erano presenti le proteine verdi nell’altro quelle rosse. In questo modo è stato prodotto qualcosa di simile a un led ibrido in grado di sostituire i led bianchi che sfruttano fosforo inorganico, una sostanza molto rara.
Una soluzione ad alto potenziale
Secondo il suo inventore questa soluzione può avere un alto potenziale: le proteine fluorescenti possono competere con i migliori materiali, grazie a una produzione semplice e conveniente.
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