Decreto energia e Legge di Bilancio mettono a rischio le FER

L'altolà di ANIE Rinnovabili

Costo in rapida crescita per l’energia da fonti rinnovabili. È l’altolà di ANIE Federazione rispetto le misure previste, a oggi, dalle bozze del Decreto energia e della Legge di Bilancio 2024. “Fondo di compensazione alimentato dai proprietari di impianti superiori ai 20 kW e tassazione dei contratti di diritto di superficie di durata ventennale per gli impianti FER sono misure inaspettate che vanno nella direzione opposta agli obiettivi fissati per il 2030” è il commento di Alberto Pinori, presidente di ANIE Rinnovabili.

transizione energetica, tecnologie verdi FER
Foto Pixabay

I dettagli delle misure che impattano sulla sostenibilità finanziaria delle FER

Nello specifico il fondo di compensazione nel Decreto Energia sarebbe “un erroneo retaggio del passato che mal si coniuga con le fonti rinnovabili” rimarca Pinori che “avrà un impatto negativo sulla sostenibilità finanziaria degli impianti FER e non si comprende il motivo per cui questo contributo di 10 euro per kW non debba essere versato, a maggior ragione, dagli impianti non FER”. 

La Legge di Bilancio cambia quanto previsto rispetto il canone del diritto di superficie percepito dal proprietario dell’area dell’impianto rinnovabile diventando patrimonio a reddito soggetto a tassazione. Questa potrebbe arrivare anche al 43%.

Si tratterebbe di un aggravio di tassazione che espone i proprietari delle aree a costi non preventivati. Inoltre questo determinerà un aumento dei costi delle aree stesse che può, secondo l’associazione, compromettere anche i progetti i cui procedimenti autorizzativi sono tuttora in corso e quelli già autorizzati per i quali il contratto definitivo del diritto di superficie non si perfezionerà entro il 31 dicembre 2023.

“L’auspicio di ANIE è che le istituzioni ripensino alle due misure per ridurne l’impatto negativo e destinino risorse per il potenziamento degli organici della pubblica amministrazione in affanno negli iter autorizzativi. Soprattutto chiederemo maggior dialogo con le istituzioni per delineare un quadro normativo coerente con le sfide che attendono il Paese“, conclude Alberto Pinori.

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