Teleriscaldamento green cityUni ha pubblicato  due sezioni della Prassi di riferimento Uni/PdR 93:2020 in materia di reti di Teleriscaldamento e Teleraffrescamento.  Si tratta della Uni/PdR 93.1:2020 in tema di pronto intervento e gestione delle emergenze e Uni/PdR 93.2:2020 sulla qualità del fluido termovettore delle reti.

L’elaborazione dei documenti

L’elaborazione dei due documenti è stata realizzata da Uni e Cti – Comitato termotecnico italiano energia e ambiente. Il tutto  su mandato di Arera  e in applicazione alla delibera dell’autorità  548/2019/R/TLR.  Nel contesto regolatorio che Arera ha sviluppato in applicazione al decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 e s.m.i.

Cosa prevede la Uni/PdR 93.1:2020

Nello specifico la Uni/PdR 93.1:2020 definisce le modalità di esecuzione delle attività di pronto intervento e di gestione delle emergenze. Il tutto al fine di “garantire la sicurezza del servizio, per le reti di trasporto, le reti di distribuzione, gli allacciamenti, le sottostazioni d’utenza, di una infrastruttura di Teleriscaldamento (Tlr) o Teleraffrescamento (Tlf), come definiti dalla legislazione nazionale vigente”.

Assicurare efficace gestione del servizio

Il documento individua in particolare gli obiettivi, le attività, la struttura organizzativa e le competenze necessarie per assicurare una rapida ed efficace gestione del servizio.  Nello specifico lo scopo è quello di:

  • ricevere la segnalazione di anomalie;
  • individuare le anomalie segnalate sulle reti di trasporto, le reti di distribuzione, gli allacciamenti e/o le sottostazioni d’utenza;
  • assicurare tempestivamente il ripristino e il mantenimento delle condizioni di sicurezza;
  • minimizzare gli effetti dell’anomalia e prevenire conseguenti emergenze con particolare riguardo ai clienti finali

Cosa prevede la Uni/PdR 93.2:2020

La Uni/PdR 93.2:2020, invece, descrive le caratteristiche e la qualità del fluido termovettore per le medesime componenti di una infrastruttura di Teleriscaldamento o Teleraffrescamento. “Si applica alle infrastrutture nuove o esistenti. il tutto al fine di prevenire guasti o dispersioni di fluido dovuti alla composizione chimica dello stesso che potrebbero influire sull’esercizio. Con esclusione delle reti di Tlr e Tlf geotermiche a bassa temperatura che utilizzano come fluido termovettore l’acqua prelevata e reimmessa in falda (reti aperte)”.

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