European Green Leaf, il premio per le città più smart d’Europa

Foglia%20verdeÈ dedicato alle città “medie” che hanno tra i 20.000 e i 100.000 abitanti. Premia le azioni sostenibili, promosse nell’ottica del rispetto del cittadino e dell’ambiente, che trasversalmente toccano il comparto pubblico e privato. Promette nuove opportunità di lavoro, nuovi legami a livello internazionale, nuovi investimenti, inorgoglimento dei cittadini e benessere diffuso. Parliamo dell’European Green Leaf (EGL), il riconoscimento promosso dalla Commissione europea e partito lo scorso anno, che premia le realtà sostenitrici di un’agenda verde.

Possono aderire gli Stati Membri UE e gli Stati Candidati, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera. Unico requisito, appunto, il numero di abitanti. Sei le categorie su cui esperti indipendenti esercitano il proprio giudizio: cambiamento climatico e performance energetica; mobilità; biodiversità e sfruttamento del suolo; qualità dell’aria e dell’ambiente/impatto acustico; rifiuti e green economy; gestione dell’acqua.

Per ognuna di queste categorie la candidata deve evidenziare cosa ha fatto in passato, cosa intende implementare per il futuro e in cosa attivamente coinvolge i cittadini per promuovere migliori propositi ambientali”, spiega a Canale Energia Olga Pozlevič, European Green Leaf Project Manager.

Le vincitrici dell’edizione 2015, che non possono ricandidarsi per i prossimi tre anni, sono state Torres Vedras (Portogallo) e Mollet de Vallès (Spagna). Le dieci candidate al titolo del 2016 sono: Aosta, San Miniato, Orbassano, Cornella de Llobregat (Spagna), Galway (Irlanda), Kardzhali (Bulgaria), La Roche-sur-Yon (Francia), Mikkeli (Finlandia), Serres (Grecia) e Strovolos (Cipro). Il vincitore verrà decretato il prossimo giugno nella cerimonia che si svolgerà a Lubiana; a maggio le città saranno chiamate a presentarsi con un video alla commissione di esperti.

EGL è partito nel 2015 ed è troppo presto per valutare l’impatto del premio sul benessere delle città”, prosegue la Pozlevič. Eppure sembra emergere un chiaro valore aggiunto in termini di visibilità a livello nazionale ed europeo: “Oltre alla soddisfazione per la vittoria di un prestigioso premio europeo, le città godono di un’alta reputazione in qualità di posto da visitare, in cui vivere lavorare e giocare”.

Lo sviluppo economico nelle aree urbane dipende largamente dagli investimenti che è capace di attrarre, sia da parte del settore pubblico che privato. Sempre più spesso, nelle imprese di maggior successo sia gli utenti finali che i dipendenti si aspettano che la sostenibilità sia presa in considerazione nel proprio business model”, commenta la Pozlevič. Che rimarca come “l’emergere di un settore industriale con meno rifiuti, in linea con il concetto di economia circolare di maggiore dipendenza dalle risorse locali, conduce a una maggiore efficienza e a una importante riduzione dei costi”.

Dunque, una foglia è “smart” se “la disponibilità di spazi verdi è correlata al senso di benessere e di salute: ci sono impatti positivi su problemi cardiaci, obesità”. Una città è intelligente se lavora alacremente su una “più performante progettazione urbanistica” e un migliore “coordinamento dei trasporti” per ottenere “ambienti urbani salubri e spazi verdi accessibili a tutti”. Soluzioni convergenti nella lotta alle morti premature per la cattiva qualità dell’aria e di vita delle medie e grandi città che in UE ammontano a circa 400.000 ogni anno.

Altro premio dedicato alle realtà più virtuose è l’European Green Capital, attivo dal 2010: a differenza dell’EGL è dedicato alle grandi città, che contano oltre 100.000 abitanti, e che devono mostrare le proprie performance in 12 categorie. “I vincitori e gli applicant dell’European Green Capital e dell’European Green Leaf formano una rete che favorisce una maggior cooperazione e lo scambio di best practice, esperienze e know how – spiega Ralf Tinga, Project Consultant, European Green Capital -. I vincitori ricevono una copertura mediale a livello nazionale e internazionale che consente loro di far convergere l’interesse collettivo sulla città e sul rispetto dell’ambiente”.

Abbiamo sentito le candidate all’EGL: leggi le interviste ad Aosta e Orbassano.

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