Intermodalità sostenibile a Roma Nord, al via la stazione di Vigna Clara

Aprirà il prossimo 12 giugno

treni regionali Mims
foto Pixabay

Claudio Cafasso, direttore editoriale di Vigna Clara blog.it, ci aggiorna sull’apertura della stazione “Vigna Clara”. La storia di questa infrastruttura strategica per favorire l’intermodalità sostenibile di Roma Nord è ormai trentennale. Parte, infatti, dai mondiali di calcio 1990. Il prossimo 12 giugno è stato schedulato il viaggio inaugurale. Il nostro interlocutore, un sostenitore storico della riapertura, spiega la situazione attuale

Claudio, dopo anni di promesse, smentite, ricorsi, interruzioni e ripartenze sembra arrivato il momento della riapertura. Possiamo fidarci?

Effettivamente sembra così. In questo momento stanno ultimando le ultime prove tecniche. Poi dal prossimo 12 giugno cominceremo a viaggiare. Anche se i problemi più importanti non sono risolti.

Ti riferisci alle infrastrutture connesse: parcheggi, mezzi pubblici e navette?

Esatto. Nonostante l’approssimarsi dell’inizio dei viaggi nulla è stato fatto. Il mercato di piazza Diodati sarà trasferito non prima del 2024 per cui oggi i posti auto per i pendolari sono limitati. Lo stesso vale per via Monterosi dove potrebbero e dovrebbero nascere posti auto a spina e infine per il terreno sequestrato alle mafie alla fine della stessa via dove dovrebbe nascere un parcheggio di scambio. Tutte opere ferme. Per chiudere, esiste anche il terreno incolto alla fine di via Tuscia che potrebbe essere sfruttato. Per inciso piazza Diodati e il terreno alla fine di via Tuscia appartengono a Ferrovie dello Stato. Perchè RFI non fa nulla?.

Scarse le linee bus che passano nei pressi della stazione. Oggi si discetta di una linea tram da piazza Mancini alla Stazione Vigna Clara ma anche se fosse ci vorranno decenni. Nel frattempo potrebbe essere istituita una navetta elettrica che faccia la spola senza fermate intermedie. Una soluzione a costo zero. Ma qualcuno ci sta pensando? Ne dubito forte. Un’apparente assenza di iniziative che perplime e disorienta. Rischiamo di rendere un servizio inutilizzabile alla collettività.

Quali le ragioni? La stazione rappresenta uno strumento importante per ridurre traffico, inquinamento e incidenti. Migliorerebbe la qualità della vita

Certo. Pensiamo soltanto agli studenti di Roma Nord che frequentano l’Università Roma3, ai lavoratori del centro Tim nei pressi della Stazione, alle persone che si recano all’Idi, nei pressi di Valle Aurelia. A tutti coloro che vivono a Roma Nord e che lavorano dall’altra parte della città. Migliaia di persone che potrebbero lasciare l’auto per sfruttare la ferrovia. I lavori di cui sopra creano parcheggi a sufficienza. I collegamenti con le altre linee urbane tolgono altre auto dal traffico. Sulla testata che dirigo sono anni che lo scrivo.

Esiste quindi una volontà politica contro la realizzazione di questa tratta?

No, non mi sento di essere così categorico. Dico solo che chi dovrebbe fare di tutto per incentivare l’uso di questa tratta non sta “performando” al meglio. Quindi un’opera attesa da decenni rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione mancata, perchè se non posso parcheggiare, se non ho un trasporto di prossimità che mi conduce a destinazione, come potrò mai usarla? Sostenibilità, mobilità verde, riduzione delle emissioni impattanti. Se non ora, quando? 

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.