Fotovoltaico e PPA nell’Europa Centro orientale

Polonia e Ungheria guardano a energie rinnovabili e a PPA

La Polonia guarda a un Power Purchase Agreement (PPA) per l’energia prodotta da quattro progetti, operativi e in sviluppo, di EDP Renewables in Polonia, per una capacità complessiva di 322 MW. A siglarlo EDP, azienda leader nei contratti a lungo termine per l’energia rinnovabile, ed Energa, uno dei maggiori gruppi energetici della Polonia.

Si tratta di uno dei contratti più rilevanti mai sottoscritti nel Paese. Con esso EDP fornirà a Energa circa 600 GWh (0,6 TWh) di energia rinnovabile all’anno proveniente da un portafoglio multi-tecnologico che combina eolico e solare su due siti situati nella regione della Wielkopolska.

Questo accordo dimostra la nostra capacità di offrire soluzioni innovative che integrano diverse tecnologie e creano valore per i nostri partner e per il sistema energetico. Unendo eolico e solare in un unico accordo di lungo termine, non solo aumentiamo la penetrazione delle rinnovabili e garantiamo flessibilità e resilienza per il futuro, ma rispondiamo anche all’evoluzione delle esigenze dei nostri clienti”, ha dichiarato Duarte Bello, CEO di EDP Europe.

Infatti l’azienda sta sviluppando due impianti fotovoltaici in prossimità di parchi eolici già operativi, dando vita a due ulteriori progetti ibridi in Polonia che entreranno in esercizio nel 2026. Grazie a queste installazioni sarà possibile massimizzare la produzione di energia rinnovabile sfruttando la connessione alla rete e la capacità disponibile, grazie alla complementarità delle tecnologie rinnovabili – eolico e solare.

L’energia prodotta nell’ambito di questo PPA consentirà di evitare oltre 600.000 tonnellate di emissioni di CO allanno, equivalenti alla rimozione di circa 400.000 automobili dalle strade polacche, fornendo così a Energa e ai suoi clienti elettricità pulita e accessibile.

EDP è un investitore di lungo periodo nella transizione energetica della Polonia: il gruppo ha già sviluppato oltre 1,3 GW di progetti rinnovabili nel Paese, con asset eolici, solari e di accumulo in esercizio, ed è inoltre un attore chiave nelle soluzioni solari per le aziende polacche.

Ungheria al via impianto fotovoltaico con tecnologia resistente ai cambiamenti climatici

Nella contea settentrionale di Heves in Ungheria, verrà istallato un impianto fotovoltaico da 450 megawatt con quasi 700.000 moduli della serie ultra-efficienti Hi-MO 9 di LONGi. Si prevede che il nuovo impianto genererà 470 gigawattora (GWh) all’anno, una quantità di elettricità sufficiente ad alimentare circa 106.000 famiglie all’anno.

A realizzarlo Solarpro, EPC leader europeo e O&M per sistemi fotovoltaici e BESS. L’impianto segna anche un’espansione della partnership tra Solarpro e LONGi, dopo la realizzazione di un parco solare da 176 MW a cui le due aziende hanno collaborato lo scorso anno a Studina, in Romania.

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I rappresentanti delle aziende si sono incontrati per concordare la loro collaborazione da 450 MW: (da sinistra a destra) per Solarpro, il CEO Solarpro Adelin Antonov, il responsabile degli acquisti Valentina Vasileva e l’amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione Konstantin Nenov; per LONGi, il presidente di LONGi Europe Leon Zhang, il direttore generale per l’Europa orientale Liam Tang e il senior key account manager Melih Can Güngör.

Leon Zhang, presidente di LONGi Europe, ha dichiarato: “In LONGi e Solarpro, siamo entrambi impegnati nell’innovazione e nella sostenibilità a lungo termine, quindi non vediamo l’ora di proseguire questa collaborazione”.

Krasen Mateev, Ceo di Solarpro ha dichiarato come “La tecnologia avanzata dell’Hi-MO9 è stata una scelta chiara per massimizzare le prestazioni e l’affidabilità a lungo termine del progetto. Combinando l’esperienza EPC di Solarpro con l’innovazione di LONGi, stiamo definendo un nuovo standard per l’energia solare su scala industriale in Europa.”

Il modulo solare Hi-MO 9 offre all’impianto i vantaggi della tecnologia Back Contact (BC) di LONGi, un complesso aggiornamento ingegneristico e progettuale che riduce le microfratture nel wafer del 50% rispetto ai moduli tradizionali, aumenta la produzione di elettricità fino all’8% e salvaguarda le prestazioni a lungo termine del modulo, in particolare nelle condizioni a volte difficili presenti nelle zone rurali settentrionali dell’Ungheria, come calore elevato, polvere e copertura nuvolosa.

La produzione del parco solare può ridurre le emissioni di CO2 di 415.000 tonnellate all’anno.

 


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