Carpooling pilastro integrativo del trasporto pubblico

La proposta di Jojob per ottimizzare le risorse della manovra finanziaria attraverso la mobilità condivisa

La gestione del trasporto pubblico locale in Italia sta attraversando una fase di profonda riflessione: in questo scenario, la piattaforma Jojob propone di integrare il servizio tradizionale con il carpooling certificato, suggerendo che un investimento minimo possa agire da cuscinetto contro la riduzione delle risorse e migliorare l’efficienza complessiva della mobilità nazionale. Secondo le analisi condotte dal servizio di condivisione per pendolari, l’allocazione di 16 milioni di euro, cifra corrispondente a una minima frazione dello stanziamento pubblico per il trasporto di massa, produrrebbe benefici immediati per l’ambiente e per le finanze dei cittadini.

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Foto di Samuel Sng su Unsplash.

Tale operazione consentirebbe di eliminare dalle strade altrettante autovetture private, generando un risparmio di circa 32 milioni di euro sui costi di viaggio sostenuti dagli automobilisti e una riduzione delle emissioni atmosferiche stimata in 59 mila tonnellate di CO2. Il modello si basa sulla trasformazione dell’auto privata in un servizio di interesse collettivo, dove gli incentivi territoriali e aziendali permettono di rendere i tragitti gratuiti per i passeggeri e di rimborsare le spese di percorrenza per chi mette a disposizione il veicolo.

Il confronto internazionale e il modello francese

A differenza del contesto italiano, dove il carpooling è ancora legato a iniziative frammentate e sperimentali, la Francia ha già integrato questa modalità nelle proprie politiche strutturali di mobilità sostenibile. Attraverso una legislazione specifica, il governo francese permette ai datori di lavoro di erogare contributi economici esentasse ai dipendenti che scelgono la condivisione dell’auto per il tragitto casa-lavoro. Questo sistema garantisce benefici economici certi che possono raggiungere gli 800 euro annui per il settore privato, stabilizzando il carpooling come un pilastro della mobilità di massa nel medio e lungo periodo.

Un modello già testato con successo in diverse città italiane come Torino, Firenze, Brescia e Lecce e che si basa su un sistema di incentivi che trasforma il carpooling da scelta individuale a servizio di interesse collettivo. Grazie a sostegni aziendali e territoriali i viaggi dei passeggeri possono diventare gratuiti e compensare i costi di percorrenza per chi mette a disposizione il proprio veicolo. “Un eventuale coinvolgimento pubblico consentirebbe di estendere ulteriormente le distanze coperte, rafforzando il ruolo del carpooling come strumento di connessione stabile tra aree periferiche, imprese e infrastrutture di mobilità” afferma nella nota stampa Jojob.

Carpooling: verso una mobilità capillare nelle aree periferiche

Gerard Albertengo, alla guida di Jojob, sottolinea come i dati dimostrino ampi margini per attivare modelli di trasporto più efficienti. La sua visione prevede che, con una spesa media estremamente contenuta per passeggero, sia possibile finanziare fino a un milione di viaggi per ogni regione italiana. Questo approccio risulterebbe particolarmente efficace per risolvere il problema dell’ultimo miglio e dei collegamenti verso i poli produttivi o universitari situati in aree extraurbane, dove il trasporto pubblico tradizionale fatica a rispondere alla domanda reale.

Jojob fa presente che ogni anno, il Tpl italiano garantisce oltre 5 miliardi di spostamenti, coinvolgendo 117 mila addetti, ma è legato a una forte dipendenza dai finanziamenti pubblici: a fronte degli 8 miliardi di euro di investimenti statali annui, rileva la piattaforma, il ricavo ottenuto dalla vendita dei titoli di viaggio è di soli 4 miliardi di euro, per un costo complessivo di circa 12 miliardi l’anno. L’impiego di veicoli privati già circolanti permetterebbe di attivare capacità di trasporto immediate senza ricorrere a complessi interventi infrastrutturali, offrendo una soluzione concreta contro lo spopolamento delle aree interne e la congestione delle metropoli.

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