internet of things

Cresce il mercato dell’Internet of Things in Italia, che registra una forte crescita del mercato con un +22% rispetto al 2020, raggiungendo 7,3 miliardi di euro.

In Italia, gli oggetti connessi attivi sono 110 milioni, alla fine del 2021 si contavano 37 milioni di connessioni IoT cellulari (+9% rispetto al 2020) e 74 milioni di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+25%).

Ad essere raddoppiate in un solo anno, sono le reti Lpwa (Low power wide area), passate da una a due milioni di connessioni. Il mercato riceve una spinta maggiore dalle applicazioni che utilizzano tecnologie di comunicazione non cellulari che hanno raggiunto i 3,9 miliardi di euro, pari ad un +30%. Ad un +6% pari a 3,4 miliardi di euro, invece, le applicazioni che sfruttano la connettività cellulare.
Sono alcuni tra i risultati della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata il 13 aprile durante il convegno “Guardare oltre la ripresa: strategie e investimenti per l’Internet of Things”.

Tutte le opportunità grazie al Pnrr

Ammonteranno a 30 miliardi le risorse messe sul piatto per l’IoT tra smart factory e smart city. Di questi, 14 miliardi sono stanziati per l’ambito della smart factory, 4 miliardi per l’assisted living, in particolare per quanto riguarda la telemedicina.

Le smart city

Il tema delle smart city viene toccato da varie missioni del Pnrr, di cui: 2,5 miliardi di euro sono destinati alla rigenerazione urbana, altri 2,5 miliardi alla gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico; 900 milioni a rendere la rete idrica più digitale, cosi da ridurre le perdite e ottimizzare i consumi.

Lo smart building

I temi che principalmente toccano l’ambito dello smart building sono: l’efficienza energetica e la sostenibilità, nonché parte degli investimenti destinati alle smart grid, di cui: 3,6 miliardi per migliorare l’efficienza della rete e aumentarne la capacità.

Sette miliardi sono previsti per consolidare l’infrastruttura abilitante, banda ultra-larga e 5G.

Infine, altri 8,4 miliardi sono destinati al rinnovo di mezzi di trasporto quali treni, autobus e navi, e ancora, 4,8 miliardi per la digitalizzazione della logistica.
Il mercato dell’Internet of Things si trova in una fase di grande sviluppo”, afferma Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio IoT.Sia dal punto di vista della crescita economica che della consapevolezza dei vari attori. Aziende, pubbliche amministrazioni e consumatori sono sempre più interessati a gestire da remoto asset e dispositivi smart, attivandone servizi e funzionalità avanzate. Si assiste poi al lancio di nuove strategie e modelli di business basati sulla servitizzazione e a un generale incremento delle aspettative per il futuro”.

L’industria IoT

L’Osservatorio ha condotto un’indagine che ha coinvolto 95 grandi imprese e 302 Pmi italiane in ambito Industrial IoT, da esse emerge che: l’80% delle grandi aziende ha attivato servizi a valore aggiunto basati sull’Internet of Things (+4% rispetto al 2020).

Tuttavia, se le grandi aziende conoscono il potenziale di queste misure, le Pmi invece dimostrano di non avere confidenza con il tema, dunque la dimensione aziendale influisce sul livello di conoscenza delle applicazioni di Industrial IoT.

Infatti, mentre il 96% delle grandi aziende che hanno partecipato all’indagine dichiara di conoscere le soluzioni IoT per l’Industria 4.0, solo il 46% delle Pmi ne ha sentito parlare. Inoltre, se il 69% delle grandi aziende ha avviato almeno un progetto, solo il 27% delle Pmi ha fatto altrettanto.
Nonostante ciò, si sta riducendo il gap esistente tra grandi aziende e Pmi in termini dei conoscenza (-3%) e un aumento nella stessa percentuale per quanto riguarda la diffusione di progetti.

Le tecnologie Low power wide area

Le tecnologie Low power wide area in banda non-licenziata sono sempre più adottate per lo sviluppo di soluzioni IoT, infatti: “Il 2021 è stato un anno rilevante per le tecnologie LoRaWan e SigFox, spiega Antonio Capone, responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things. LoRaWan è stato formalmente riconosciuto come standard dall’International telecommunication union (Itu-T), il principale ente di standardizzazione delle tecnologie di comunicazione, mentre SigFox ha lavorato per consolidare la sua presenza sul mercato e sul dispiegamento di nuove reti”.

Sull’interoperabilità, le tecnologie abilitanti continuano ad evolversi, soprattutto nel 2021, le aziende membri della Connectivity standard alliance (Csa) hanno potenziato la stesura delle specifiche di matter, nuovo protocollo per l’interoperabilità della smart home. A inizio 2022, le prime dimostrazioni sono state presentate al Ces di Las Vegas e hanno mostrato un buon livello di avanzamento delle specifiche definite finora e una tecnologia che continua a maturare.

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