Accumulo di energia con idrogeno e calore, i test al via per HyCARE

  • Stoccare energia grazie all’idrogeno in maniera efficiente, questo quanto sta dimostrando il progetto HyCARE
  • Il Consorzio HyCARE è composto da cinque istituti di ricerca altamente qualificati, due PMI e due grandi multinazionali del settore energetico.
  • La fase test ha preso il via presso la sede di ENGIE Lab CRIGEN.

    Foto di gruppo HyCARE
    Foto di gruppo HyCARE

Il Progetto HyCARE, sostenuto dalla Clean Hydrogen Partnership, e coordinato dall’Università di Torino ha avviato la fase test presso la sede di ENGIE Lab CRIGEN (Francia) per l’attivazione e la messa in servizio.

Si tratta di un sistema di accumulo di idruri metallici. Di fatto il serbatoio di stoccaggio dell’idrogeno su larga scala tramite l’uso di vettori di idrogeno a stato solido.

La novità della tecnologia HyCARE

La novità è nel serbatoio che collega idrogeno e accumulo di calore per applicazioni stazionarie. Il sistema è più efficiente e a ridotto impatto ambientale.

Collegato ad un elettrolizzatore a membrana a scambio protonico (PEM) da 55 kW come fornitore di idrogeno e ad una cella a combustibile PEM da 20 kW come utilizzatore di idrogeno.

È stata una grande sfida” – afferma il prof. Marcello Baricco, dell’Università di Torino e coordinatore del progetto – “ma ora siamo felici di dimostrare l’uso dell’idrogeno come vettore di energia. Gli studi teorici sugli idruri metallici, condotti negli ultimi anni nei laboratori europei, trovano ora una reale applicazione su larga scala. La combinazione di idruri metallici con i materiali a cambiamento di fase per la gestione termica di un sistema di stoccaggio a idrogeno è stata rivendicata da un po’ di tempo, ma ora è una realtà. Ringraziamo la Clean Hydrogen Partnership per il sostegno finanziario al progetto. Tutti i partner hanno lavorato insieme con professionalità ed entusiasmo, permettendo di raggiungere l’obiettivo finale del progetto HyCARE.”

Da chi è composto il Consorzio HyCARE

L’Università di Torino (Italia), la Fondazione Bruno Kessler attraverso il Center for Sustainable Energy (Italia), Helmholtz-Zentrum hereon GmbH (Germania), IFE – Institute for Energy Technology (Norvegia) e il CNRS (Francia) hanno fornito un alto livello conoscenza ed esperienza nello sviluppo e caratterizzazione di idruri metallici per lo stoccaggio di idrogeno, e per la caratterizzazione strutturale, chimica e termofluidodinamica, per la modellazione, progettazione, costruzione e test dei sistemi. Le aziende GKN Sinter Metals Engineering GMBH (Germania), Tecnodelta Impianti Srl (Italia) e Stühff Maschinen- und Anlagenbau GmbH (Germania) hanno fornito i componenti chiave del sistema HyCARE. GKN ha fornito i pellet di idruri metallici per lo stoccaggio dell’idrogeno, mentre il sistema di recupero del calore con “Phase Change Materials” è opera di Tecnodelta.

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