Fotovoltaico E1547110609274La realizzazione di una piccola conceria alimentata con un impianto fotovoltaico, a pochi chilometri a Ovest di Arusha, in Tanzania. E’ il progetto che verrà realizzato nell’ambito dell’iniziativa Terra –Azioni Integrate per incrementare la resilienza ai Cambiamenti Climatici delle Comunità Pastorali del Nord della Tanzania” che punta, da un lato, a migliorare la capacità di adattamento delle comunità locali colpite dagli effetti negativi del degrado ambientale e dei cambiamenti climatici e, dall’altro, a ridurre la povertà della popolazione. Alla realizzazione dello studio di fattibilità per la preparazione del progetto dell’impianto fotovoltaico ha partecipato Seva srl – Società Benefit, che si occuperà anche, in una fase successiva, di progettare l’impianto per l’alimentazione energetica della conceria, valutando aspetti tecnologici e ed economici. Nello specifico l’attività di Seva si inserisce nel quadro del progetto umanitario ‘Seva for Africa’.

La potenza dell’impianto e le componenti 

Applicando un fattore di contemporaneità del 50% – sottolinea S.E.V.A. come si legge in una nota – si ottiene una potenza necessaria di circa 165 Kw. L’intera potenza necessaria alla luce di un rendimento medio di impianto di circa il 75% può essere ottenuta installando 7 inverter da 27-28 Kw/cad; 710 moduli da 310 W; 20 quadri di stringa; 8 quadri di parallelo”.

Le caratteristiche del trasformatore

Inoltre, aggiunge la società, “poiché la linea elettrica attigua ha problemi di costanza della tensione nelle 24 ore ed è soggetta ad interruzioni imprevedibili, si rende necessario installare un trasformatore. La necessità di tenere in esercizio i bottali anche nelle ore notturne comporta uso di energia elettrica per pochi minuti ogni ora e quindi si ritiene vantaggioso alimentarli con la energia elettrica di rete. Considerando che l’energia elettrica di rete servirà per i fabbisogni notturni pari ad un impegno di potenza di circa 90 Kw e per dare lo start agli inverter, si ritiene opportuno installare un trasformatore da circa 100 Kw”.

Valutazione dei costi

La relazione di Seva spiega inoltre come, nell’ambito della visita effettuata in loco, si sia svolto un incontro con un’azienda distributrice di attrezzature fotovoltaiche per avere una valutazione dei prezzi dlel’impianto e delle operazioni di montaggio. “I costi previsti per un impianto sopra descritto – sottolinea  S.E.V.A – si aggirano intorno a 1,3 dollari/W o per cui ne deriva un investimento di circa 286.000 dollari che cautelativamente vengono arrotondati a 300.000 dollari. Il consumo di energia elettrica atteso è di circa 1300 Kwh/giorno per un valore mensile di 28.600 Kwh. Il costo dell’energia elettrica da rete è pari a 350 scellini a kwh e quindi 10.010.000 scellini mese pari a 4.350,00 dollari/mese e quindi considerando 11 mesi/anno un valore di 47.850 dollari/anno. Siamo nella condizione di un business plan con rientro in 6,26 anni senza però considerare contributi dello stato a questo progetto. Va tenuto conto che è prevista una vita per i moduli di venti anni e degli inverters di dieci anni. In questa valutazione deve essere considerato che il costo dei moduli compresivi dei montaggi sono il 60% dell’investimento mentre gli inverters sono il 7-8%”.

Un progetto modulare

Altro elemento chiave del progetto è la sua modularità. Gli impianti fotovoltaici infatti permettono di ridurre o aumentare la potenza in campo variando il numero dei moduli degli inverters, degli accessori e dei cavi.

La gestione del progetto

Al di là della realizzazione della conceria, il progetto, nella sua globalità, sarà co-gestito con i Distretti di Arusha e MeruInsieme e l’organizzazione no-profit Oikos fissando obiettivi, risultati e azioni. Ciascun Distretto, sulla base di un accordo specifico si impegnerà a coordinare i rapporti con le istituzioni locali e a facilitare i processi di pianificazione, formazione e interventi da mettere in atto in 8 diversi villaggi.

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