Dal detersivo può nascere la carta, il progetto di Henkel

Gli scarti di produzione degli impianti di produzione possono rappresentare un importante segmento per il recupero di materia prima. Nasce da questa valutazione l’impegno che la Henkel in Italia ha avviato per il recupero anche della carta siliconata, altrimenti esclusa dal percorso di recupero abituale della cellulosa. Un processo da non confondere con il recupero del tetrapak.

L’innovativo sistema di raccolta ha coinvolto due impianti Lomazzo e Ferentino, che per intendersi producono dove si producono tra gli altri i detersivi a marchio Dixan, Perlana e Nelsen.

In soli tre mesi, con la partecipazione di tutti gli addetti, il recupero della carta siliconata ha permesso di abbattere il volume complessivo dei rifiuti generati rispettivamente nei due impianti di quasi il 20% e 10%, dando un forte contributo al raggiungimento degli obiettivi di Sostenibilità che le due unità produttive, come parte della Strategia globale, hanno fissato per il 2020.

Il progetto è partito nel maggio 2014 e ha richiesto quasi due anni di studi in stretta collaborazione con Innovhub-SSI, area business carta, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano che svolge attività di ricerca applicata e consulenza tecnico-scientifica. In seguito alla sperimentazione è emerso nello “scarto” sia presente cellulosa di ottima qualità che fa si che il materiale sia riciclabile all’85%.

Il processo è verificato e conforme alla norma EN 643 sulla classificazione dei maceri. Il sistema di raccolta prevede appositi cassonetti per mantenere asciutto il prodotto e da li trasportato alla cartiera destinata all’avvio dell’attività di recupero.

Un brevetto che al momento è applicato in fase sperimentale solo in Italia non sarà ancora esteso ad altri stabilimenti e cartiere, in attesa di una valutazione completa dei risultati delle esperienze di Lomazzo e Ferentino.