Cina

Il settore dei veicoli a celle a combustibile a idrogeno sta guadagnando notevole slancio in Cina. Già entro il 2025, il Paese conta di avere circa 50.000 unità attive sulle strade, secondo il piano pubblicato congiuntamente dalla National development and reform commission e dalla National energy administration. La previsione si basa sulla capacità di innovazione, notevolmente migliorata, e su ampie politiche di supporto.

Come rilanciato dal piano di sviluppo che punta al 2035, la Cina è attualmente il più grande produttore di vettore H2 al mondo, con una produzione annua di circa 33 milioni di tonnellate.

Cina punta a leadership nei veicoli a idrogeno

Le aziende automotive cinesi sono attualmente in ritardo, ma stanno recuperando terreno. In particolare Ftxt, sussidiaria di Great Wall Motors, sta facendo progressi nei prodotti principali, inclusi i serbatoi di stoccaggio a idrogeno e gli stack di celle a combustibile.

Stando alle anticipazioni di China Daily, i primi veicoli dovrebbero arrivare sul mercato nel 2025 e “saranno allo stesso livello di Hyundai e Toyota”, afferma nell’articolo del magazine il vicepresidente di Ftxt, Xie Chaopeng, sottolineando che ad oggi la Cina ha attive 275 stazioni di idrogeno, il più alto numero al mondo, con circa 100 costruite solo nel 2021.

Pechino ha rivelato un piano iniziale ad agosto, riflettendo sull’idea di offrire sussidi fino a 5 milioni di yuan (circa 720 mila euro) per progetti nei campi della produzione avanzata, dello stoccaggio e del trasporto di idrogeno, nonché strutture di rifornimento di H2.

La capitale cinese prevede infatti di installare 37 stazioni e far circolare 3.000 veicoli a celle a combustibile sulle sue strade già nel 2023. Il numero dei veicoli salirà a 10.000 entro il 2025. Si prevede inoltre di avere da cinque a otto imprese influenti a livello globale nel settore dell’idrogeno entro il 2023.

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Verso gli obiettivi di neutralità climatica

La produzione annuale di idrogeno da rinnovabili dovrebbe raggiungere le 100.000-200.000 tonnellate per diventare una parte importante del nuovo consumo di energia entro il 2025 e consentire così una riduzione delle emissioni di CO2 da 1 milione a 2 milioni di tonnellate all’anno.

Sempre secondo quanto riferito da China Daily, la provincia di Shandong ha dichiarato la volontà di avviare un’industria energetica a H2 con risorse a sistema pari a oltre 100 miliardi di yuan (oltre 14 miliardi di euro), lanciare almeno 10.000 veicoli a celle a combustibile e costruire 100 stazioni di rifornimento entro il 2025. Shanghai prevede da parte sua di avere 30 stazioni di idrogeno e 10.000 veicoli alimentati da celle a combustibile entro il 2023.

La provincia del Guangdong, nella Cina meridionale, sta promuovendo l’applicazione su larga scala di veicoli a celle a combustibile e sta accelerando gli sforzi per costruire stazioni di rifornimento. Si prevede di contare 10.000 veicoli a celle a combustibile e 200 stazioni di idrogeno entro il 2025.

Secondo il piano congiunto pubblicato dalla National development and reform commission e dalla National energy administration, entro il 2035 l’industria nazionale dell’idrogeno coprirà i trasporti e lo stoccaggio di energia.

Non solo. La China hydrogen alliance stima che il mercato cinese dell’energia a H2 raggiungerà i 43 milioni di tonnellate entro il 2030 e la percentuale di idrogeno verde aumenterà dall’1% rilevato nel 2019 al 10%.

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