Per attuare la transizione energetica, un altro tassello certamente importante saranno le smart grid: sistemi di reti elettriche che utilizzano la tecnologia digitale per gestire il trasporto di energia e soddisfare in questo modo la domanda di elettricità degli utenti finali.

Questa gestione intelligente e decentralizzata della distribuzione di energia elettrica necessita di essere coordinata da professionisti qualificati. Ma qual è il grado di formazione in questo settore a livello europeo e quali sono le competenze specifiche richieste, che sembrano essere lacunose e rallentare così la transizione energetica?

Tre anni fa, per colmare la lacuna formativa esistente nel settore, nell’ambito di Horizon 2020 la Commissione europea ha lanciato il progetto Smagrinet, che si è appena concluso.

Canale Energia intervista Karl Kull di TalTech, Università dell’Estonia, e coordinatore di Smagrinet.

Il progetto Smagrinet è terminato il 31 marzo, qual è il bilancio di questi tre anni di formazione finalizzati a sviluppare una generazione di ricercatori e ingegneri?

Sono stati 240 gli studenti che hanno partecipato ad uno o all’altro modulo accademico Smagrinet negli ultimi 36 mesi, in sei diverse università europee; in 1400 hanno preso parte ai programmi di breve durata del progetto e hanno beneficiato dei moduli online di nuova formazione secondo le proprie tempistiche. Infine, sono stati 70 i partecipanti al nostro programma di formazione per docenti “Train-the-trainer”, che ha contribuito a dotare le università interessate dei nostri programmi formativi all’interno delle loro rispettive organizzazioni.

Dopo questi tre anni, il progetto sarà prorogato?

Da un punto di vista tecnico, il progetto contestuale è terminato lo scorso 31 marzo ed è stato prolungato di sei mesi a causa della pandemia.
Per quanto riguarda il prosieguo o l’attività dopo il programma, gli strumenti e i materiali continueranno ad essere erogati e disponibili nei prossimi anni attraverso le università e, verranno aggiornati in base alle esigenze delle fasce di utenza.

Avete raggiunto il vostro obiettivo di creare un hub di competenze per le smart grid, al fine di migliorare le capacità delle università europee nella ricerca in ambito energetico, nell’innovazione e nell’istruzione?

Lo scambio di informazioni e i futuri sviluppi tra gli attuali membri del progetto Smagrinet continueranno sicuramente, inoltre progetti di formazione e ricerca sono in cantiere. Altre organizzazioni associate, coinvolte nel processo divulgativo (esempi del corso in Lms Canvas) sono state:

  • Nova School of Science and technology, Portugal/Centre of Technology and systems, oltre a studenti e ricercatori. Le informazioni sono state diffuse nel capitolo Ieee Power and Energy;
  • Ntnu: Norwegian University of Science and technology/Faculty of Information technology and electrical engineering/Department of electric power engineering (informazioni divulgate a studenti e ricercatori).

Come passo successivo, è prevista la diffusione nei Paesi Bassi e nella Repubblica Ceca, dove nel portale del programma di breve durata Smagrinet, sono stati creati degli esempi di corsi.

Il Consorzio ha sviluppato e sta eseguendo diversi “Powerful Services”, quali sono esattamente?

I nostri “Powerful Services” sono soprattutto dei pacchetti formativi per:

  • programmi di nuova formazione dedicati ai lavoratori: tre programmi online di breve durata;
  • studenti di ingegneria energetica e scienziati che hanno la possibilità di scegliere tra tre argomenti di moduli all’interno dei loro corsi, che sono: sviluppo della rete intelligente, smart grid e AI, politica ed economia della rete.

Quali tipi di progetti sono stati implementati per raggiungere l’obiettivo di colmare le lacune nelle competenze che starebbe rallentando la transizione energetica?

Lo strumento formativo creato e l’esperienza della mobilità internazionale all’interno di uno scambio di lavoro europeo hanno agevolato i partecipanti al progetto nell’acquisire un’esperienza, che altrimenti richiederebbe molto più tempo.

Per quanto riguarda il materiale didattico e lo scambio di esperienze, attualmente il riscontro degli studenti è stato particolarmente positivo.
Anche le aziende che partecipano al nostro progetto di mobilità sono a loro volta molto soddisfatte degli studenti che partecipano alle loro esperienze. Durante l’ultima riunione del comitato consultivo, è stato dichiarato che le aziende vorrebbero aumentare il numero di partecipanti attraverso Smagrinet e per farlo sono disposte a coprire i costi che vanno al di là del progetto.

I programmi di breve durata di Smagrinet sono essenzialmente programmi di nuova formazione delle competenze e approfondimento per i lavoratori, finalizzati ad aumentare le loro conoscenze sui diversi aspetti delle smart grid.

L’ultima analisi ha dimostrato e convalidato il fatto che, sebbene la locuzione “smart grid” sia ben conosciuta e promossa, invece gli argomenti specifici sul tema sono ancora poco comunicati e ogni partecipante al progetto ha ricevuto delle conoscenze che non possedeva in precedenza.

Un altro indicatore positivo sulla qualità dei materiali è il fatto che Smagrinet è uno dei partner all’interno dei programmi di formazione del Ministero dell’Educazione estone, denominati “Smart grid A to Z”. Si tratta di una versione con traduzione simultanea che rende il materiale “più digeribile” per i partecipanti locali e infatti, i risultati sono tangibili: i numeri di partecipazione e completamento di questo corso sono tra i primi tre del programma.

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Professionista delle Relazioni Esterne, Comunicazione e Ufficio Stampa, si occupa di energia e sostenibilità con un occhio di riguardo alla moda sostenibile e ai progetti energetici di cooperazione allo sviluppo. Possiede una solida conoscenza del mondo consumerista a tutto tondo, del quale si è occupata negli ultimi anni.