Meteorologia ed energia il confronto a Milano

Presso la Statale di Milano, dal 15 al 19 febbraio scorso, si è tenuto il 4° Congresso nazionale dell’Associazione italiana di Scienze dell’atmosfera e meteorologia. L’incontro ha raccolto oltre 200 partecipanti in presenza e oltre 450 da remoto. È emersa chiaramente l’importanza del dato meteorologico e climatico e delle previsioni. Va promosso il dialogo strategico tra meteorologia, politica, economia e società.

Energia e meteorologia

La tavola rotonda “Meteorologia e climatologia al servizio del sistema energetico” dedicata alla produzione di energia da rinnovabili e il supporto della meteorologia nella ottimizzazione della produzione a visto i protagonisti del sistema energetico nazionale.

Il futuro del settore energetico secondo Utilitalia

Mattia Sica di Utilitalia, Federazione che riunisce le aziende speciali operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, ha sottolineato l’importanza delle rinnovabili in questo cambiamento. Lo sviluppo del settore energetico, soprattutto elettrico, nei prossimi decenni vedrà uno sviluppo molto significativo di queste fonti energetiche.

Il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) di gennaio 2020 è proiettato verso una traiettoria di crescita delle fonti rinnovabili elettriche. Nel 2030 il 55% dei consumi di energia elettrica sarà coperto da fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico.

Fonti di energia non programmabili e fortemente condizionate dagli andamenti meteorologici necessitano di analisi affidabili. Per questo è necessario implementare le previsioni meteorologiche di breve medio e lungo periodo affidabili.

A2A investe nelle competenze meteorologiche

Meteorologia e climatologia sono tanto rilevanti per il sistema energetico da spingere aziende del comparto energetico a investire risorse in competenze meteorologiche. Valentino Ruzzon di A2A, ha spiegato che, nel recente sviluppo del mercato, la meteorologia ha assunto un ruolo molto più rilevante che in passato.

Per questo motivo è prevedibile che non si sfrutteranno solo dati meteo da consulenze o da prodotti “off the shelf”. Per creare sistemi interni autonomi, ci saranno investimenti delle aziende in maggiori competenze interne e proprietarie.

Snam si apre al perfezionamento dei dati previsionali

Concorde su questa tendenza anche Alessia Borroni di Snam che ha confermato,  come negli ultimi anni ci sia stata un’accelerazione e il mercato sia cambiato radicalmente. Per questo il dato meteorologico e le competenze meteorologiche sono diventate sempre più importanti.

Maggiore è l’affidabilità delle previsioni più aumenta la probabilità di fornire informazioni utili al mercato. Evitando così variazioni improvvise dei prezzi. Diventa così strategico investire nella modellistica e in data scientist interni.

 

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.