UPS verdi, l’esperienza di Socomec nel progetto UE

ProdottiverdiSempre più cittadini, acquirenti se si vuole parlare in termini di mercato, chiedono una maggiore chiarezza sull’impatto ambientale dei prodotti disponibili in commercio. Mantenendo fede alla sua vocazione di sviluppo sostenibile, la DG Ambiente della Commissione europea ha avviato nel 2014 il progetto pilota PEF – Product Environmental Footprint che avrà una durata di 3 anni e vede coinvolte le maggiori industrie europee attive in diversi comparti. Tra i settori industriali coinvolti nel progetto pilota c’è anche Socomec che fa parte del gruppo di lavoro sugli UPS. Abbiamo chiesto Nicolas Zehnder, Environment Project Manager della società, di parlarci di come si svolge la sperimentazione e di quali sono gli obiettivi che dovrà raggiungere.

In cosa consiste il progetto pilota e chi sono i soggetti coinvolti?

Il progetto pilota Product Environmental Footprint è stato avviato dalla DG Ambiente della Commissione Ue per definire una metodologia che valuti gli impatti ambientali (in termini di sostanze, riciclabilità, impatti…) dei prodotti immessi sul mercato europeo. Lo scopo è di arrivare a coprire tutti i prodotti in commercio nell’UE. La Commissione europea ha ricevuto oltre 100 dossier dalle industrie interessati a partecipare al progetto. L’industria degli Ups è stata selezionata per tre ragioni principali: l’estensione del mercato in Europa per i produttori di UPS coinvolti, la diversità delle applicazioni UPS (B2B e B2C, residenziali / domestici, piccole e medie imprese, industria, centri di elaborazione dati, etc.) e, infine, la disponibilità di specifiche europee preesistenti in merito alle dichiarazioni ambientali UPS, realizzate da un gruppo di lavoro congiunto “pilotato” da Socomec tra il 2011 e il 2013 coinvolgendo altri produttori di UPS ed esperti ambientali. Alla fine dei tre anni di test la Commissione Ue utilizzerà i risultati per definire una policy europea per il calcolo e la dichiarazione degli impatti ambientali.

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Qual è il contributo di Socomec?

Socomec fa parte di un consorzio di produttori di UPS coinvolti nel progetto. La società porta la sua expertise in tre aspetti principali: ambientale (impiego del LCA nella fase di progettazione, pubblicazione di una dichiarazione di conformità alla certificazione ambientale ISO 14025, i materiali impiegati, la carbon footprint, i certificati ambientali…), alta competenza tecnologica dei prodotti UPS, grande esperienza nella standardizzazione (Socomec è un membro attivo in molte commissioni per la valutazione di standard e conformità come l’IEC (International Electrotechnical Commission).

Perché è importante stabilire linee guida comuni per la definizione dei “prodotti verdi” nell’industria?

I prodotti industriali, come quelli domestici, generano impatti lungo tutto il loro ciclo di vita. Diverse politiche sono state messe in atto negli ultimi 5 anni per incoraggiare le industrie manifatturiere a ridurre questi impatti come i regolamenti ROHS e REACH relativi alle restrizioni sui materiali utilizzabili o il codice di condotta per la limitazione degli usi energetici. Ora il nuovo approccio si basa sulla dichiarazione delle caratteristiche ambientali del prodotto basata su basi affidabili, trasparenti e comparabili, per evitare di ingannare una domanda che sempre più richiede un’introduzione di questi criteri. Affidabilità, trasparenza e comparabilità possono essere raggiunte soltanto sviluppando un quadro di lavoro comune, che è lo scopo principale per il quale la Commissione Ue ha lanciato il programma PEF.

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Giornalista specializzata nel settore energia, attualmente all'ARERA