Efficienza, nei condomini si può fare di più. Ecco come

Ecc400mila condomini su 1 milione stimati in Italia, in cui vivono 14 milioni di famiglie, emettono 4 milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP) e circa 15 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Dai dati 2014, emerge un mercato immobiliare dominato da immobili di classe energetica G, che, a seconda della tipologia di immobile, varia tra il 63% per i trilocali ed il 72% dei monolocali.

Non molti sanno, sopratutto gli amministratori di condominio, che è possibile accedere facilmente ad un sistema di detrazioni fiscali per il sistema di implementazione delle attività energetiche efficienti.

In questo l’ENEA sta svolgendo una attività di alfabetizzazione e supporto, ne parliamo con Mario Nocera, architetto Ricercatore PhD, ENEA Unità Tecnica Efficienza Energetica Servizio Riqualificazione energetica degli Edifici in occasione del convegno“Efficienza energetica e condomini: istruzioni per l’uso”, organizzato da Smart Energy Expo e A.IM.A.-Amministratori Immobiliari Associati, alla Corte d’Appello Penale di Roma ieri 8 luglio.

Quali sono gli elementi salienti del sistema di detrazione fiscale per i condomini?
Il sistema delle detrazioni fiscali introdotto dalla L. 296/06 prevede la possibilità di portare in detrazione una quota parte delle spese sostenute per la riqualificazione energetica del sistema edificio-impianto (inizialmente il 55%, oggi come noto il 65% tutti i dettagli sono disponibili sul sito ENEA).

Sono diverse le possibili strategie di intervento che il quadro normativo ammette a beneficio fiscale. Potremmo provare a riassumerle nelle seguenti tipologie: riqualificazione globale dell’edificio, interventi sull’involucro edilizio, installazione di pannelli solari termici, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e dal 2015 anche l’installazione di schermature solari. Per accedere al beneficio, in linea generale, è necessario seguire delle procedure che, sintetizzando al massimo, prevedono il pagamento delle fatture mediante apposito bonifico, l’invio di una pratica ad ENEA per via telematica dal sito http://finanziaria2015.enea.it entro 90 giorni dalla data del collaudo, la redazione di un documento di asseverazione da parte di un tecnico abilitato (laddove richiesto per alcune tipologie di lavori più complessi) e – per alcune tipologie di intervento – la redazione dell’attestato di prestazione energetica. Per lavori più semplici, come spesso avviene ad esempio per la sostituzione degli infissi in singola unità immobiliare, la presenza del tecnico abilitato non è da considerare un elemento vincolante.

Quali sono gli elementi che le risultano meno compresi o più difficili da trasmettere?
Provando ad inquadrare le difficoltà in senso generale, nessuno può avere la presunzione di considerare perfetto il meccanismo delle detrazioni fiscali ( vedi http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/), eppure, nonostante le sue imperfezioni, i risultati ottenuti sono da considerare pienamente in linea con gli obiettivi prefissati. Pertanto non credo sia fuori luogo da parte mia definire questa esperienza un successo, nel suo complesso. Come già indicato, le tipologie di intervento sono molteplici, e, soprattutto nel caso degli interventi su parti comuni nei condomini, un tema di importante riflessione da affrontare è relativo alla complessità nei processi decisionali che portano alla fattibilità degli interventi. Questa complessità deriva a parer mio dalla innegabile difficoltà nel mettersi d’accordo su interessi comuni ed è un elemento che riscontriamo facilmente nella nostra esperienza quotidiana di cittadini: pertanto, può essere considerata una caratteristica intrinseca di questa famiglia di interventi e, come tale, può essere considerata più come un problema di tipo gestionale che tecnico in senso stretto. Al di fuori di questo aspetto, per ciò che concerne gli aspetti tecnici e le procedure di accesso al beneficio fiscale, non rilevo delle particolari differenze tra lavori di riqualificazione energetica in un contesto condominiale e interventi simili effettuati in ambito residenziale privato.

Quanto è possibile efficientare in percentuale un’immobile?
Premessa fondamentale: il patrimonio edilizio italiano è molto eterogeneo sotto il profilo tecnologico ed altrettanto sotto il profilo tipologico (spesso leggiamo di valori medi di consumo energetico del nostro parco immobiliare calcolato in condizioni standard compresi tra 150 e i 250 kWh/mq anno). A complicare qualsiasi  valutazione tecnica, come se fosse necessario, sono molto variabili anche le condizioni climatiche al contorno, le possibili strategie di riqualificazione energetica e, non in ultimo per importanza, le condizioni del mercato locale. Vista la variabilità di questo scenario, di fatto, qualsiasi valore percentuale relativo al potenziale di risparmio energetico deve essere considerato come una semplice indicazione di massima, perché altrimenti rischierebbe di essere fuorviante. Se ci attenessimo quindi a quanto ci dichiarano i beneficiari del 65%, dai dati dell’ultimo dei Rapporti che ENEA predispone annualmente per il Ministero dello Sviluppo Economico per i lavori più semplici come ad esempio la sostituzione degli infissi si può stimare un valore di risparmio energetico annuo pari a circa 3 MWh/anno mentre per i lavori più complessi che prevedono di intervenire sull’involucro edilizio opaco si può ipotizzare di arrivare anche a valori di risparmio di circa 20 MWh/anno. Tornando quindi al tema specifico della domanda, secondo le nostre stime in ambito condominiale è possibile ipotizzare che un intervento di riqualificazione energetica porti ad un significativo risparmio di energia primaria, risparmio che in prima approssimazione può essere considerato pari al 5% per la sostituzione degli infissi, al 10% per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e che può arrivare fino al 30% laddove si intervenga sull’involucro edilizio opaco.

Si può avere un prospetto di spesa per range di immobili?
La normativa attualmente vigente prevede che per interventi di riqualificazione globale sia previsto un massimale di detrazione pari a 100.000 €, massimale che tende a scendere a 60.000 € per interventi sull’involucro e per l’installazione di pannelli solari termici. Il massimale di detrazione più basso è previsto invece per unità immobiliare è invece di 30.000 € nel caso di sostituzione di impianti termici e di installazione di schermature solari. All’interno di questo scenario, il range di spesa è variabile in funzione della tipologia di intervento che si intende sostenere e della complessità tecnica dei lavori necessari alla messa in opera: sempre riferendosi agli ultimi dati disponibili, per i lavori più economici come ad esempio l’installazione di pannelli solari termici si può stimare in prima approssimazione un valore di investimento inferiore ai 7.000 € mentre per interventi più strutturati che prevedono necessariamente tempi di realizzazione più lunghi (involucro edilizio opaco e sostituzione di impianti termici) si può anche arrivare a superare la cifra di 25.000 € per unità immobiliare.

Quale ruolo può svolgere l’Enea in questa dinamica?
Il meccanismo delle detrazioni fiscali ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione dell’efficienza energetica sul territorio nazionale, soprattutto ma non soltanto nel settore residenziale: dopo otto anni dall’entrata in vigore della legge finanziaria 2007 i dati mostrano che complessivamente sono state trasmesse più di due milioni di richieste di detrazione all’ENEA. Il valore totale di investimenti da ricondurre agli interventi di riqualificazione energetica realizzati fino al 2013 è stato di circa 22 miliardi di euro, con chiari risvolti anche in termini di impatto occupazionale. In un periodo di generale crisi economica, in particolare del mercato dell’edilizia, tali numeri assumono un peso molto significativo. In questo contesto specifico, ENEA svolge già oggi un ruolo molto importante gestendo il meccanismo delle detrazioni fiscali del 55-65% nel suo insieme dalla sua entrata in vigore nel lontano 2007, supportando i tecnici, ricevendo la documentazione necessaria da parte dei beneficiari ed elaborando annualmente un’analisi dei risultati conseguiti per il Ministero dello Sviluppo Economico.

Come vi state approcciando al settore?
Formazione, informazione, supporto tecnico: queste le tre parole chiave attorno a cui ruotano tutte le attività che svolgiamo su questo tema specifico.

In massima sintesi, i numeri delle attività che ENEA ha messo in campo dal 2007 al 2014: oltre 2.000.000 di richieste di detrazione ricevute attraverso i siti specificamente predisposti; oltre 80.000 risposte a mail di carattere tecnico attraverso il canale http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/contatti/; circa 3.800 risposte di “prima informazione” fornite mensilmente da Linea Amica di FormezPA per conto dell’ENEA; oltre 4.000 risposte a richieste di assistenza fornite annualmente dal servizio informatico ENEA; oltre 1.400.000 accessi registrati dal sito di trasmissione annuale.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.