A San Benedetto del Tronto la raccolta differenziata supera il 70% anche d’estate

Acqua Di MareInsieme al vicesindaco con delega all’ambiente e all’amministratore delegato di Picena Ambiente vediamo come la Perla della riviera della Palme affronta la gestione dei rifiuti. Nel periodo estivo, infatti, la popolazione arriva quasi a triplicarsi.

Arrivato in municipio con qualche minuto di anticipo, mi accoglie il funzionario Eleonora Ciabattoni. Mi spiega che San Benedetto si sta muovendo verso un futuro sostenibile: la raccolta differenziata supera il 70%, una pista ciclabile che collega tutto il litorale, parcheggi sufficienti alle sollecitazioni estive e una collaborazione fruttuosa con le aziende turistiche per la gestione dei rifiuti.

Giunta l’ora dell’incontro, mi accoglie il dott. Antonio Capriotti, vicesindaco del Comune marchigiano e assessore all’ambiente e, collegato da remoto, l’ad di Picena Ambiente dott. Leonardo Collina.

Dott. Capriotti considerato l’aumento di presenze all’interno del territorio comunale in occasione del periodo estivo, come gestite la raccolta dei rifiuti?

Bisogna considerare che una porzione rilevante del territorio, il Lungomare, d’inverno è quasi disabitata. Infatti alberghi, ristoranti e bar svolgono, tranne qualche rara eccezione, attività stagionale. La raccolta si muove verso una personalizzazione dei rifiuti“.

Un piccolo bar produrrà una quantità di scarti diversa da uno stabilimento con ristorante. La raccolta porta a porta facilita questo approccio che, in un futuro prossimo, permetterà a ciascuno di pagare per quanti rifiuti produce effettivamente. Riducendo così anche la porzione abusiva dei conferimenti“.

Per gli inerti, a esempio, già funziona con una tariffa basata sulla quantità. Importante sottolineare come quest’ultima attività è svolta in regime di libero appalto. Non è in monopolio“.

Dott. Collina quali sono le differenze stagionali nella produzione di rifiuti e quali gli strumenti utilizzati per farvi fronte?

Abbiamo un servizio dedicato che si attiva durante la stagione estiva. Destinato soprattutto al lungomare, dove l’aumento è più rilevante. Sia per le utenze commerciali che per quelle private“.

Per esempio il servizio di raccolta per l’umido, che fuori stagione ha una cadenza di due/tre volte a settimana, l’estate viene svolto quotidianamente“.

Gli stabilimenti, quindi, hanno dei cassonetti dedicati che vengono svuotati tutti i giorni dal servizio porta a porta“.

Quali sono i numeri di questa attività?

A gennaio a S. Benedetto si raccolgono 2.300/2.500 tonnellate di rifiuti. La cifra ad agosto sale fino a 3.400/3.500. La differenza è riferibile alle utenze commerciali e quelle relative alle seconde case“.

 Qual è la fine dei rifiuti?

La parte differenziata è recuperata attraverso impianti di riciclaggio. La porzione indifferenziata viene mandato a smaltire tramite trattamento. Nel nostro territorio non sono presenti impianti di termovalorizzazione. La raccolta differenziata viene mandata tutta a riciclo“.

Le acque reflue come vengono gestite?

Nel nostro comune è presente il più grande depuratore del medio Adriatico. Ha una potenzialità di trattamento pari a 180.000 abitanti equivalenti. Consideri che i residenti sono 50.000. La capacità è tarata per i picchi estivi. Che raggiungono punte di 140/150 mila utilizzi in simultanea. L’ampliamento risale alla fine del secolo scorso”.

Le speranze per il futuro, conclude il dott. Collina, è la realizzazione di un Css (Combustibile solido secondario) per produrre energia in siti adatti. Per adesso gli scarti vengono preparati per essere smaltiti.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.