Unione europea, gas serra in aumento nel secondo trimestre del 2022 rispetto al 2021

Eurostat rivela che, nel secondo trimestre di quest’anno, le attività economiche in Europa hanno generato emissioni per 905 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti.

  • Fra le attività responsabili della maggior parte dei gas climalteranti nel secondo trimestre del 2022, troviamo l’industria manifatturiera e il settore dell’energia.
  • I dati Eurostat.

emissioni gas serra

Nel secondo trimestre del 2022, le emissioni di gas serra dell’economia europea sono salite a 905 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, registrando un incremento del 3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. Il motivo è principalmente dovuto alla ripresa economica che ha seguito la fase di declino delle attività durante la pandemia.

Eurostat ha pubblicato questi dati il 15 novembre. Riguardano le varie industrie, ma anche i nuclei domestici. Fra i gas serra, includono l’anidride carbonica (CO2), l’ossido di diazoto (N2O), il metano (CH4), gli idrofluorocarburi (HFC), i fluorocarburi (PFC), l’esafluoruro di zolfo (SF6) e il trifluoruro di azoto (NF3).

Gas serra, quali sono i settori più inquinanti

Fra i settori responsabili della maggior parte dei gas climalteranti nel secondo trimestre del 2022, troviamo l’industria manifatturiera (23 per cento), il settore dell’energia (19 per cento) e i nuclei familiari, intesi come consumatori (17). Seguono trasporti e stoccaggio (14 per cento) e agricoltura (13).

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Quali settori sono migliorati e quali peggiorati

Le emissioni sono aumentate nella maggior parte dei settori rispetto allo stesso periodo del 2021, ad eccezione di consumatori e agricoltura, che hanno registrato diminuzioni dell’8 per cento (-13 milioni di tonnellate di CO2 eq.) e dell’1 per cento (-1 milione di tonnellate di CO2 eq.), rispettivamente.

Gli incrementi maggiori sono avvenuti nel settore dei trasporti e dello stoccaggio (+22 per cento, cioè 22 milioni di tonnellate di CO2 eq.), nell’ambito della fornitura di gas ed energia elettrica (+6 per cento, vale a dire 10 milioni di tonnellate di CO2 eq.) e nei servizi (+6 per cento, 4 milioni di tonnellate di CO2 eq.).

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