Change 948024 1280I dati diffusi dall’istituto di ricerca tedesco Agora Energiewende e dal think-tank britannico Sandbag nella ricerca “The European power sector nel 2019”, mostrano come l’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili sia in forte crescita in Europa.

Calano le emissioni di gas serra

L’anno scorso le emissioni di gas serra, prodotte da centrali all’interno dell’UE, hanno registrato un calo superiore a quello degli anni precedenti, sino al 1990. La diminuzione è stata pari al 12% rispetto al 2018. Gran parte del merito di questo calo è dovuto dal crollo dell’energia prodotta da centrali a carbone e lignite, scesa del 24%, grazie al costo delle emissioni di CO2 che si è posizionato sui 25 euro per tonnellata. Nello stesso periodo, l’energia prodotta da fonti a ridotto impatto ambientale ha raggiunto il 35% del totale, il livello più elevato dal 1990.

Dave Jones, analista dell’energia di Sandbag, sottolinea gli effetti di questo mutamento: “L’Europa rappresenta l’attore più importante, a livello globale, nella sostituzione del carbone con vento e sole per produrre energia; grazie a questo, le emissioni di CO2 l’anno scorso hanno registrato un calo record”. Aggiunge Matthias Buck, a capo di European energy policy di Agora Energiewende: “Nonostante la tendenza positiva, la diffusione (delle rinnovabili ndt) deve accelerare ancora di più: per il 2030 un terzo del totale dell’energia dovrà essere prodotto da fonte rinnovabile”.

L’impatto dei singoli paesi

A livello di stati, l’80% della diminuzione di energia prodotta dal carbone è stato prodotto da Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna; Germania e Polonia hanno ridotto l’uso della lignite per i due terzi del totale. A parte la Repubblica Ceca, tutti gli stati membri hanno incrementato la quota di energia prodotta da eolico e solare.

Le variazioni in base alla fonte

Per quanto riguarda le fonti, il nucleare ha visto un calo pari all’1% mentre le centrali a gas, indispensabili per la transizione energetica in corso, hanno visto un incremento di 12 punti percentuali rispetto al 2018; l’energia eolica è cresciuta del 14% mentre quella solare è salita del 7%.

Il futuro si prospetta positivo per l’ambiente

I due istituti ritengono buone le previsioni per l’anno in corso: l’elettricità prodotta da carbone continuerà la sua decrescita, grazie alle politiche di sostituzione con fonti rinnovabili, che subiranno un calo del costo di produzione, accompagnato da un elevato prezzo delle emissioni di CO2, rendendo questo percorso irreversibile e condiviso.

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