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Imprese, attività di guida escursionistica ambientale e guide dei parchi che hanno perso fatturato a seguito della crisi causata dall’emergenza sanitaria possono tirare un sospiro di sollievo. Sono in corso di erogazione i contributi straordinari stanziati dal Mite per un ammontare di 40 milioni di euro.

A beneficiare dei ristori, sono le realtà e le figure professionali operanti nelle Zone economiche ambientali (Zea). Le aree che, in pratica, coincidono con i territori dei parchi nazionali, istituite dalla legge Clima in vigore dal 13 dicembre 2019. Il contributo straordinario interessa anche coloro che praticano attività ambientali in un’area marina protetta. Così copriranno le perdite subite da coloro che hanno sofferto una riduzione del fatturato.

Le Zone economiche ambientali per migliorare la qualità della vita e contrastare gli effetti del cambiamento climatico

Con la legge di conversione del 12 dicembre 2019 del Dl Clima il ministero dell’Ambiente aveva introdotto alcune novità. Tra queste la costituzione di una Zona economica ambientale (Zea) all’interno di ciascuno dei parchi nazionali. L’obiettivo è quello di contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria, non solo nelle aree protette nazionali ma anche nei centri urbani.

Lo stesso intervento legislativo aveva istituito misure a sostegno della mobilità sostenibile, azioni per la riforestazione e l’avvio del programma sperimentale Caschi verdi per l’ambiente, il cui scopo è quello di realizzare iniziative di collaborazione internazionale volte alla tutela e alla salvaguardia ambientale.

Bando Zea: 40 milioni di euro per chi lavora nei parchi

Le somme in corso di erogazione sono cumulabili, nel tetto massimo della perdita subita, con le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale per fronteggiare la crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, comprese le indennità erogate dall’Inps.

Sul sito del ministero della Transizione ecologica è stato pubblicato il piano di riparto del contributo straordinario che farà fronte ai danni economici e finanziari, diretti e indiretti, derivanti dall’emergenza pandemica.

Un’iniziativa, si legge nella nota del dicastero, “che vede il Mite protagonista nell’agevolare l’economia dei territori che ricadono nei parchi incoraggiando a vivere, lavorare e investire in aree che custodiscono un enorme patrimonio di biodiversità da tutelare e valorizzare. Nella consapevolezza che tutela ambientale e sviluppo economico possono coesistere grazie anche a interventi specifici”.

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