Il linguaggio universale dell’arte non ha confini. Come quello della musica. Il premio oscar 2019 per il miglior film assegnato a Green Book ne è un segnale: vincono le note della comprensione, del rispetto, della solidarietà. Il pentagramma, come la tavolozza, il pennello o gli strumenti per disegnare in 3D, sono utili a veicolare messaggi universali. La custodia delle risorse del Pianeta è tra questi.

Il catalogo digitale delle buone pratiche di eco arte

L’Ecoart project si potrebbe definire un messo contemporaneo. Il progetto, supportato dal Rockefeller brothers fund, documenta e promuove il movimento artistico “verde” di stampo globale. L’idea è di riunire e condividere, con l’intento di diffonderle, le buone pratiche artistiche che stimolano il riciclo di materie prime.

All’ultima edizione di Ecomondo (Rimini, 5-8 novembre) l’Ecoart project ha promosso la campagna creativa di sensibilizzazione sui rifiuti plastici Plastic Vortex, il cui nome richiama le isole di plastica createsi nell’Oceano Pacifico. Come in un museo digitale, la pagina instagram del progetto riunisce le opere esposte a Rimini. Si va dalle rose che profumano di plastica riciclata all’isola, un po’ surreale, composta da cellophane e imbottitura di plastica a bolle d’aria.

Rose

Scorrendo la galleria si trovano esempi che possono essere riproposti nella nostra quotidianità. All’appuntamento annuale di Round the Clock l’artista Wilhelm Scheruebl ha esibito Birdseed (2011) in cui girasoli e cardi crescono in buste di plastica che scendono da un muro di mattoni. Alla mostra Pure Water Vision  l’opera senza titolo di Dubravka Vidovic (2006) propone il concetto di paesaggio non come fenomeno oggettivo, ma come spazio personale al limite dell’utopia. I rifiuti plastici, dichiara l’artista, appaiono “come silenziosi punti colorati in mezzo a un campo circondato da rovine” ricreato nello stato indiano del Rajasthan. Questi elementi “pendono come improbabili frutti da un albero piumato nel deserto, invadono un riparo semidistrutto, circondati dal logo Pepsi, prendono il posto degli elementi di un vecchio mulino ad acqua”.

Sul sito web dell’Ecoart project si può trovare anche un database di opere e artisti green oltre all’elenco dei premi e progetti che trattano il tema della sostenibilità, al momento tutti conclusi.

Arte e riscaldamento globale

Per dimostrare gli effetti del riscaldamento globale sul Pianeta, l’artista viennese Alper Dostal, che si definisce sul suo sito un designer e artista multidisciplinare, ha messo in piedi un progetto d’arte digitale denominato “Hot art exhibition”.

Non sono i ghiacciai a sciogliersi, ma le opere d’arte: L’urlo di Munch, il Guernica di Picasso, la Persistenza della Memoria di Dalì, Napoleone di Jaques Louis David e tante altre. Nessuna creazione, naturale o artificiale che sia, riesce a salvarsi da questo destino.

Riscaldamento

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