Rete Natura 2000
Un momento dell’evento su Rete Natura 2000

Alla festa per i 13 anni del decreto ministeriale che istituì la Rete natura 2000 sono state presentate le best practice per la tutela del mare e dei suoi habitat. Questa mattina l’evento “Natura 2000 +20: le best practice del mare. A 13 anni dal D.M. 184/2007” ha offerto l’occasione per fare il punto sul rafforzamento della tutela della biodiversità di flora e fauna nelle Zone speciali di conservazione (Zpc) e nelle Zone di protezione speciale (Zps).

Rete natura 2000: il bilancio a 13 anni dalla nascita

Il convegno è stato promosso da Fondazione UniVerdeMarevivoLipu – Birdlife ItaliaSos Terra onlus con la main partnership di Renexia. “La tutela del mare è una priorità quattro stagioni. (…) Le best practice presentate oggi vanno nella direzione di mitigare gli effetti di un’azione antropica sempre più intensa nei nostri mari ed oceani, mirando al rispetto degli ecosistemi marini e della flora e della fauna che li popolano, a partire dai cetacei e dall’avifauna che li sorvola lungo le rotte migratorie”, ha commentato in sede d’evento Pecoraro Scanio, oggi alla presidenza di Univerde, che firmò come capo di dicastero il DM.

Rosalba Giugni, di Marevivo, ha ricordato l’importanza di agire e sensibilizzare sulla raccolta di plastica, reti fantasma, batterie esauste e pneumatici fuori uso gettati in mare. “Dal disturbo alla distruzione degli habitat, dalle catture accidentali con reti alla plastica, sino ai cambiamenti climatici” le specie marine sono le più minacciate tra gli uccelli selvatici, ha aggiunto Alessandro Polinori, vicepresidente di Lipu–BirdLife Italia.

Due sistemi innovativi per la raccolta dei rifiuti e la dissalazione

In mattinata sono stati presentati anche due nuovi progetti, reputati in grado di stimolare la conoscenza e favorire la diffusione di buone pratiche che possano stimolare una vera transizione verso l’economia circolare.

Lorenzo Barone, direttore tecnico di Castalia consorzio stabile, ha presentato un sistema per la raccolta selettiva dei rifiuti presenti nei corsi d’acqua già testato nei fiumi Sarno, Tevere e Po e attualmente installato sul fiume Platani, in provincia di Agrigento. Grazie a barriere galleggianti permette di intercettare le macroplastiche per accumularle in un’area specifica e permettere le successive fasi di raccolta e di deposito in contenitori di stoccaggio.

Domenico Ievoli, presidente di Marnavi, ha illustrato un dissalatore mobile marino, approvato dal ministero dello Sviluppo economico nell’ambito del programma europeo “Horizon 2020”. Il dispositivo assicura di tutelare l’equilibrio marino-costiero durante il rifornimento dei territori insulari e costieri, garantendo continuità di verifica della potabilità. Ci riesce rilasciando il refluo ipersalino in movimento, lontano dalle coste e quindi dal biota marino costiero.

L’evento ha visto la partecipazione di Chiara Bruni, vicepresidente Sos Terra onlus, di Leonardo Tunesi, responsabile Area per la tutela della biodiversità, degli habitat e specie marine protette di Ispra, e di Silvio Greco, direttore della sede romana della stazione Zoologica Anton Dohrn.

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