Una challenge internazionale per trovare le soluzioni tecnologiche green più innovative per abbandonare il carbone. E’ l’iniziativa lanciata dalla città di Helsinki, intitolataHelsinki energy challenge”, che mette a disposizione un milione di dollari per promuovere l’abbandono del carbone nel settore del riscaldamento e permettere alla capitale finlandese di diventare carbon neutral entro il 2035. Il Contest, la cui durata prevista è un anno, è rivolto a diverse realtà tra cui aziende, consorzi, centri di ricerche e università. 

Attualmente il settore del riscaldamento è la causa di più della metà delle emissioni di CO2 della città. Una situazione che ha reso indispensabile un intervento per introdurre fonti energetiche più sostenibili e ridurre così significativamente le concentrazioni delle sostanze inquinanti in atmosfera. Naturalmente è solo una delle tante voci che concorrono a rendere malsana l’aria della città, per questo la challenge è solo una delle modalità  di intervento pensate per promuovere un discorso più ampio di riduzione dell’impatto ambientale.

Le città come centri nevralgici per la decarbonizzazione

Dell’impegno green di Helsinki, e in generale del ruolo chiave delle città nella lotta al cambiamento climatico, si è parlato in occasione dell’Helsinki impact conference (9-10 ottobre 2019), evento organizzato nell’ambito del programma ufficiale della città per le celebrazioni della presidenza europea della Finlandia.

Tra i tanti temi emersi la necessità, sottolineata da Anna Lisa Boni, segretario di EUROCITIES, di mettere in atto un approccio “sinergico“ alle città, in grado di favorire  cooperazioni tra i vari settori chiave coinvolti a vario titolo nella gestione di questo territorio. In questo senso, la partita si gioca su una “governance efficace” e sulla capacità di valutare le diverse soluzioni in base al “dna” di ogni singola città per massimizzare gli effetti delle tecnologie implementate.

Sulla stessa linea anche Henk Bouwman, segretario generale di Metrex (rete di specialisti nella pianificazione del territorio), che ha spiegato come la sfida da più importante sia quella di cambiare i modelli operativi delle città, promuovendo “collaborazioni” per il perseguimento di obiettivi comuni.

A fornire un quadro sul contributo green che può venire dal settore edilizio è stato, in particolare, Dennis Wedin, vice sindaco della città di Stoccolma che ha sottolineato  come il comparto rivesta un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni grazie all’efficientamento energetico degli edifici. “Su questo fronte abbiamo grandi ambizioni”, ha detto il vicesindaco Wedin.

Andrei Novikov, vice sindaco di Tallinn, ha invece sottolineato i vantaggi dell’adozione di soluzioni digitali per rendere più efficienti i servizi offerti ai cittadini. In quest’ottica strutture come banche e poste, ormai fruibili per cittadini online, si inseriscono in un paradigma di città smart ormai in pieno sviluppo. Naturalmente, ha spiegato il vicesindaco, la questione sociale legata alla perdita di posti di lavoro conseguente a questa rivoluzione digitale “è un dato di fatto e va affrontata”. In questo ottica sono richieste “formazione mirata e capacità di adattamento”. 

A enfatizzare invece la necessità di “accelerare” questo processo di trasformazione in chiave green delle città è stato Anni Sinnemäki, vicesindaco di Helsinki, che ha spiegato come sia “cruciale” concretizzare gli obiettivi fissati sulla carta, visto che le tecnologie sono pronte e accessibili già ora.

Il piano della città di Helsinki

In generale al di là della challenge, il percorso green di Helsinki verso la neutralità dal carbonio al 2035, si struttura in una dettagliata strategia 2017–2021. Tra i punti chiave di questa transizione ci saranno la promozione dell’e-mobility, la riduzione dell’impatto delle operazioni dei porti, la promozione della mobilità dolce e del trasporto pubblico.

Mobilità

Quanto la mobilità, in particolare, sia un elemento rilevante è indicato dal fatto che circa 1/5 delle emissioni della città vengono dal traffico. Per ovviare a questa situazione, l’obiettivo ambizioso che il piano si è dato è quello di  ridurre questo quantitativo del 69%  entro il 2035, rispetto ai valori registrati nel 2005. Il tutto attraverso una limitazione della mobilità via auto e la diffusione di mezzi di trasporto a basse emissioni e tecnologicamente all’avanguardia. Un target importante che si inserisce in un percorso di respiro nazionale nell’ambito del quale è stato fissato un target di riduzione del 50%.

Limitare al massimo le biomasse

Un aspetto importante sottolineato dal piano green di Helsinky, è la volontà dell’amministrazione di Helsinki di imitare al massimo il ricorso alle biomasse, “la soluzione più ovvia” e in proporzione meno pulita per sostituire il carbone. Il quesito che riassume la sfida del contest è infatti “how to replace coal with as much carbon-neutrality as possible and with as little biomass as possible”, ovvero come “sostituire il carbone con soluzioni il più possibile carbon neutral e e con il minimo ricorso possibile alle biomasse“.

Riscaldamento degli edifici 

Il riscaldamento degli edifici provoca invece oltre la metà delle emissioni di Helsinki. Il potenziale di riduzione è dell’80% se si interviene in modo mirato. Tuttavia gli edifici di proprietà del Comune rappresentano solo  l’11% del potenziale di riduzione delle emissioni dell’intero patrimonio edilizio di Helsinki. E’ quindi importante puntare sulla sensibilizzazione dei cittadini. Un contributo alla decarbonizzazione del settore del riscaldamento è venuto inoltre dall’azienda energetica di proprietà del Comune, Helen Oy, che si è impegnata a ridurre le emissioni in questo settore del 74% al 2035.

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