cambiamenti climaticiLa probabilità che il cambiamento climatico non sia stato causato dalle attività umane è pari a una su un milione. Un valore pari al 99,999%A dirlo è uno studio, pubblicato su Nature Climate Change dagli scienziati del Lawrence Livermore National Laboratory della California, che ha analizzato i dati satellitari raccolti nel corso di 40 anni di rilevazioni. Le informazioni studiate hanno raggiunto quello che viene definito lo standard gold di certezza in ambito scientifico. Nello specifico due insiemi di dati hanno portato a questo risultato: uno nel 2005 e uno nel 2016. Si tratta di numeri che attestano con grande precisione il ruolo dell’attività umana nello sviluppo di quella che è l’attuale situazione climatica su scala globale.

Scompaiono le nuvole

Questa ricerca è solo uno dei tanti studi che ricorda come il problema stia diventando, con il passare del tempo, sempre più rilevante e sia necessario mettere in atto misure repentine e drastiche per affrontarlo. Uno degli ultimi studi in ordine di tempo, pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, ha in particolare sottolineato come le alterazioni della temperatura globale potrebbero portare alla scomparsa delle nuvole. Questo fenomeno a sua volta porterebbe, in una sorta di circolo vizioso, a una drastica accelerazione del ritmo di crescita delle temperature nel prossimo secolo. A essere interessate sarebbero in particolare gli stratocumuli, ovvero le nuvole basse e fitte presenti sui cieli di circa il 20% degli oceani subtropicali. Nello specifico un aumento della concentrazione del carbonio in atmosfera e la successiva riduzione di queste nuvole che contribuiscono ad abbassare le temperature potrebbe portare a un aumento di 14° Fahrenheit (10 gradi centigradi). 

Uno yacht a prova di uragano

Proprio pensando agli scenari futuri che il climate change potrebbe causare sul nostro pianeta favorendo eventi meteorologici estremi, Arkup ha realizzato la sua linea di yacht che resistono agli uragani. Imbarcazioni alimentate a energia solare e dotati di soluzioni per la raccolta dell’acqua piovana. Tuttavia, come si può immaginare, il prezzo è proibitivo: si aggira sui 5,5 milioni di dollari.

Piantare alberi per combattere il cambiamento climatico

Una strada da seguire per limitare gli effetti del riscaldamento globale è quella di potenziare la presenza di piante sul pianeta.  E’ in quest’ottica che il governo australiano ha deciso di piantare un miliardo di nuovi alberi nell’ambito di un’iniziativa volta a raggiungere gli obiettivi fissati fagli accordi di Parigi.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.